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Whirlpool, lavoratori Il 9 ottobre tavolo di trattative dal premier Conte

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Lavoratori in piazza e un’alleanza inedita tra sindacati e governo. Con un risultato importante: mercoledì prossimo la vertenza Whirlpool sbarca a Palazzo Chigi. Per esecutivo e sindacati il dossier si conferma una priorità, con il pressing sempre più forte sull’azienda, che ha deciso di cedere lo stabilimento di Napoli, dove lavorano 410 persone, a Prs (Passive Refrigeration Solutions), società con sede a Lugano ma ancora avvolta da tratti misteriosi. Una decisione che violerebbe “il contratto firmato nel 2018” secondo Fim, Fiom e Uilm, che hanno organizzato uno sciopero di otto ore in fabbrica e una manifestazione con quasi duemila persone a Roma. Corteo rumoroso e pacifico sfociato sotto il Mise, dove il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli “ha ringraziato i lavoratori per la dignità”. E, dettaglio ancora più importante, ha ribadito che convocherà l’azienda – che gli ha scritto chiedendo di riprendere il confronto – “solo se sospenderà la cessione” del sito campano.In attesa dei un cenno dal colosso di elettrodomestici, mercoledì mattina ci sarà un nuovo round sul caso, direttamente a Palazzo Chigi e con il premier Giuseppe Conte. Il 20 settembre l’ultimo contatto governo-azienda era stato drammatico: un’ora di confronto tra lo stesso Patuanelli e l’ad La Morgia e la richiesta di Via Molise di ritirare la procedura di cessione. Dal canto suo Whirlpool Italia ha confermato il piano di investimenti in Italia, rimanendo ferma sul fatto che “l’opzione di riconversione con Prs è l’unica che permette di garantire i massimi livelli occupazionali sul sito di Napoli”.I sindacati sono da tempo sul piede di guerra e hanno accolto con soddisfazione i messaggi arrivati dell’esecutivo. La protesta tra strade e fabbriche, insomma, sembra aver avuto i primi effetti e una certa risonanza mediatica. “Conte vuole incontrare i segretari generali dei sindacati come segnale di attenzione per questa vertenza e per i lavoratori”, commenta il leader della Fim-Cisl Marco Bentivogli, mentre la Fiom pone l’attenzione sull'”unità di tutti i lavoratori”, sottolineando come “per la prima volta da anni una vertenza industriale va alla presidenza del Consiglio”. Uilm giudica “positivo” l’incontro con Patuanelli, ma ora chiede risposte: “Ci aspettiamo fatti concreti per salvaguardare l’occupazione”. Con l’obiettivo dichiarato di poter produrre ancora elettrodomestici di alta gamma. Per un giorno, il grido di speranza ‘lavatrici, lavatrici’ alla fine del corteo diventa anche un problema importante per il governo giallorosso.


Articolo pubblicato il giorno 4 Ottobre 2019 - 21:09

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