Napoli. “Whirlpool non sta rispettando un accordo che pure ha firmato. Ed è evidente che il Governo insieme a noi debba fargli capire che non può farlo e che accettabile che multinazionali che hanno preso impegni decidano ad un certo punto di non rispettarli e andarsene. Non è accettabile ne’ per il Paese ne’ per i lavoratori”. Cosi il leader Cgil, Maurizio Landini, a margine di un convegno alla Lumsa commenta la vicenda Whirlpool e la decisione del gruppo di cedere il sito di Napoli che al momento versa in una situazione di stallo dopo l’ultimatum del governo. Per la Cgil inoltre la via di uscita non può essere neppure quella indicata dal leader di Confindustria Vincenzo Boccia, ovvero di “andare a vedere le carte dell’acquirente”. “Le prime carte che si sono viste intanto non sono positive – spiega Landini – E poi c’è un accordo che va rispettato, non può esserci un disimpegno”. Di deindustrializzazioni d’altra parte, sottolinea Landini “ne abbiamo viste tante e generalmente poche sono andate a buon fine. Quindi non è possibile da questo punto di vista che chi decide di chiudere scarichi su chi arriva altri impegni”. In sostanza, dunque, “le responsabilità devono restare in capo alla multinazionale che ha firmato impegni per fare produzione e investimenti”. “La multinazionale non può scaricare decisioni diverse su chi arriva: deve esserci un impegno anche nel futuro legato al fatto che le cose si continuano a produrre e a fare”, conclude il segretario Cgil.
Articolo pubblicato il giorno 23 Ottobre 2019 - 14:35