Da diverso tempo a questa parte gli abitanti della collina partenopea sono alle prese con un vero e proprio giallo, che riguarda il già precario arredo urbano dell’isola pedonale di via Scarlatti. Un’isola pedonale che a distanza di vent’anni dalla sua creazione, visto che fu realizzata alla fine del 1999, manifesta tutti i segni del tempo, anche a ragione di evidenti carenze manutentive. Tanti gli avvallamenti e le sconnessioni nella pavimentazione perlopiù realizzata in cubetti di porfido, sovente peraltro alla ribalta delle cronache per le cadute dei passanti, anche con conseguenze molto gravi, come accaduto di recente. L’arredo urbano poi è sempre più precario. Diverse le fonti d’albero vuote, qualcuna anche cementata. Ma il mistero che desta perplessità e rabbia è legato alla sparizione di alcune panchine, molto utilizzate specialmente delle persone anziane che ne approfittano per recuperare energie e per godersi il passeggio.
” La tecnica è quasi sempre la stessa – puntualizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo segue e segnala questo stato di cose, senza che però si arrivi a chiarire il mistero -. Prima la panchina viene “azzoppata” o si ritrova con i sostegni dello schienale rotti. Successivamente avviene il transennamento provvisorio e infine la panchina viene rimossa, senza che, in genere, venga poi sostituita. L’ultima panchina sottoposta in questi giorni a un siffatto trattamento è una di quelle poste nell’isola pedonale di via Scarlatti, nel tratto tra via Merliani e via Luca Giordano, all’altezza del civico 173. Ad essa era stato spezzato un piede, la qual cosa aveva reso il suo equilibrio in parte precario, e, per questo, si era proceduto a fasciarla con un telo di plastica rossa. Stamani la sorpresa: la panchina in questione è stata rimossa. Sulla pavimentazione trstano ancora visibili i segni dei ferri che l’ancoravano al suolo
“ La prima panchina a sparire fu quella all’altezza del civico 147 sempre di via Scarlatti, dove un tempo vi era uno storico fioraio – ricorda Capodanno -. Successivamente ne sono sparite, sempre nell’isola pedonale, altre tre, poste rispettivamente all’altezza dei civici 97, 130, e 181. Infine sparì un’altra panchina, posta nei pressi dell’incrocio di via Luca Giordano. l’unica che stata poi sostituita con una nuova. Allo stato complessivamente restano disponibili, per il solo tratto pedonalizzato di via Scarlatti, appena 18 panchine, la maggior parte delle quali, anche a ragione dell’usura del tempo, avrebbero bisogno di urgenti lavori di manutenzione. E comunque risultano decisamente poche rispetto al fabbisogno “.
“ Perché stanno scomparendo le panchine del Vomero – domanda Capodanno -? A chi possono dare fastidio? Come si spiega che poi, una volta che sono scomparse, nella maggior parte dei casi non vengano più ripristinate. A che punto sono le indagini, avvalendosi anche delle telecamere per la videosorveglianza presenti in zona, per fare piena luce su quanto sta accadendo all’arredo urbano del Vomero? Domande che, nell’occasione, reiteriamo, e che attendono risposte immediate, che, ci si augura, non vengano ulteriormente differite “.
“ Con l’occasione – conclude Capodanno -, reitero l’invito agli uffici competenti affinché vengano ripristinate le panchine scomparse o non più utilizzabili, aggiungendone anche altre, pure in risposta alla forte domanda di tale tipologia di arredo urbano, che si registra sia nei tratti destinati a isole pedonali sia alle fermate dei mezzi pubblici su gomma “.
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