Due trafficanti di armi austriaci, padre e figlio, sono stati condannati dal tribunale di Klagenfurt per avere venduto 30 fucili mitragliatori Kalashnikov e 820 pistole a un clan camorristico napoletano. Il padre, 74 anni, è stato condannato a due anni di carcere, mentre il figlio 48enne ha ricevuto una condanna a 20 mesi. I due si sono difesi sostenendo di non essere a conoscenza del fatto che l’acquirente fosse un esponente della criminalità organizzata. Secondo quanto emerso nel procedimento, i due austriaci avevano cancellato i numeri di serie delle armi vendute in Italia, tra il 2011 e il 2018. La vicenda è emersa quando nel marzo dello scorso anno la polizia italiana fermò vicino al confine con l’Austria una coppia di napoletani che avevano nascosto nella loro auto 12 pistole e 600 proiettili.
Articolo pubblicato il giorno 15 Ottobre 2019 - 17:56