L’indagine sul flash mob in piazza Plebiscito è stata assegnata a due pm del pool anticamorra della Procura di Napoli, Maurizio De Marco e Vincenza Marra, gli stessi che anni fa indagarono sui metodi di riciclaggio scissionisti di Secondigliano, ai quali era legato Gaetano Marino, l’ex marito di Tina Rispoli, ucciso a Terracina nel 2012. Se il fascicolo è finito in mano a due pm anticamorra, non è da escludere che ci sia dell’altro. Le tinte di questa vicenda si stanno facendo sempre più fosche”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Fummo i primi – prosegue Borrelli – a denunciare la vergogna del finto flash mob e la prepotenza con cui Tony Colombo e consorte si appropriarono delle vie di Napoli per il corteo nunziale, paralizzando il traffico. Ora attendiamo con fiducia il lavoro della Procura che evidenzierà anche altri elementi eventuali che vanno al di là delle responsabilità legate all’evento. Tra l’altro ci chiediamo da dove provengano tutti quei soldi, migliaia di euro, con i quali sono stati organizzati il concerto in piazza, perché è stucchevole continuare a chiamarlo flash mob, e tutto il resto”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2019 - 19:19