La Tangenziale di Napoli, societa’ del gruppo Atlantia (partecipata al 100%), sospende i pedaggi da oggi al 5 novembre (misura per alleviare le maxicode create a seguito di lavori di manutenzione ad un viadotto) e contestualmente annuncia la cassa integrazione per meta’ dei suoi dipendenti. Per il sindaco Luigi De Magistris “davvero non ci sono parole per l’atteggiamento della societa’ Tangenziale che fa pagare ad altri le colpe per una mancata programmazione dei lavori”; E’ “Intollerabile”. Gli fa eco il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: “Decisione assurda e vergognosa. La societa’ ha utili da capogiro, con incassi annui che sfiorano i 70 milioni di euro. Il Governo avvii la revoca della concessione”. Il sindaco Luigi de Magistris insorge: “Ci lascia sbalorditi la notizia che la societa’ Tangenziale mettera’ da lunedi’ 28 ottobre e per ben 13 settimane in cassa integrazione 184 lavoratori su 324. E questo per eventi transitori e non imputabili alla societa’? Cioe’ le conseguenze dei lavori sul viadotto, necessari per assicurare la programmabile manutenzione dell’asse viario cittadino, unico in Italia a pagamento da 40 anni, ricadono sui lavoratori? Oltre che sulle migliaia di cittadini costretti da giorni a file estenuanti sulla Tangenziale?”. Ieri il Cda della Tangenziale di Napoli spa, presieduto dall’ex ministro Paolo Cirino Pomicino, ha deliberato lo stop del pedaggio (un euro, qualunque sia il tratto percorso): “Tale decisione e’ stata deliberata per agevolare la cittadinanza in vista delle festivita’ di Ognissanti e accoglie un invito formalizzato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”, si legge in una nota. La misura pero’ sara’ valida solo fino al 5 novembre, mentre i lavori sul trafficatissimo viadotto (con conseguente restringimento di carreggiata) dovrebbero durare fino a dicembre, cosi’ come i disagi per gli automobilisti.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2019 - 19:32