I giorni continuano a passare ma ancora non ci sono notizie precise sulla durata dell’intervento che sta interessando il viadotto Capodichino della tangenziale di Napoli. Il presidente della società Paolo Cirino Pomicino disse in diretta a “La Radiazza” che sarebbero durati poco più di una settimana, ma le previsioni si stanno dilatando a dismisura. Addirittura c’è chi parla di primo trimestre del 2020. Le voci si rincorrono nel silenzio assordante di Tangenziale di Napoli SpA. Le stucchevoli carenze nella comunicazione stanno creando disagi almeno quanto il restringimento delle carreggiate del viadotto. La totale assenza di concertazione con gli enti locali ha impedito di studiare soluzioni alternativa per la viabilità. Ribadiamo la necessità di costituire un tavolo in Prefettura che permetta di addivenire ad un confronto costruttivo tra i vari livelli istituzionali e i soggetti cointeressati”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Sono molto preoccupato – prosegue Borrelli – dal destino dei lavori della stazione di rifornimento di Capodimonte. Uno dei dipendenti mi ha segnalato che la stazione è praticamente isolata causa del divieto di transito imposto ai mezzi con peso superiore alle 7,5 tonnellate. Le autobotti, dunque, non possono rifornire la stazione che è isolata e senza carburante. Non vorrei che le negligenze di Pomicino e della società che presidente avessero anche un impatto sui livelli occupazionali delle aree di servizio poste in prossimità del viadotto”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2019 - 20:33