Non possiamo che essere concordi con l’iniziativa dell’Aidacon Consumatori che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica sulle carenze nei controlli di sicurezza sulle strutture da parte di Tangenziale di Napoli. In base alla relazione all’ultimo bilancio approvato emerge che la società, a fronte di introiti dai pedaggi pari a più di 69 milioni di euro, investe nella manutenzione delle strutture poco più di 3 milioni di euro. In pratica i costi per la manutenzione sono meno del 5 percento di quanto gli automobilisti sborsano, giorno dopo giorno, nell’arco di un anno. Tra l’altro dalla relazione emerge che, tra gli interventi manutentivi del 2018, sono compresi quelli relativi al ripristino del calcestruzzo ammalorato lungo i viadotti e i cavalcavia. Bene, ci chiediamo come sia possibile che – nel corso di interventi del genere – non siano emerse le criticità che hanno portato il Ministero alle contestazioni avanzate nei confronti della società. Tra l’altro gli interventi dello scorso anno sono arrivati dopo gli adeguamenti antisismici che hanno interessato il viadotto nel 2017. Due interventi diversi, in due anni, senza che alcun tecnico della società si accorgesse di quanto stesse succedendo”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Tra l’altro – prosegue Borrelli – mi duole affermare che Tangenziale di Napoli continua a confondere i napoletani. Tutti credevano che i caselli fossero aperti già da oggi invece la società ha deciso che il pedaggio non si pagherà a partire dalla mezzanotte di oggi. In pratica da domani. Non vorremmo che fosse l’ennesimo mezzuccio per non perdere un’altra giornata di incassi”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2019 - 15:31 / di Cronache della Campania