Diciannove progetti, quasi 200 partecipanti, 2 giorni di hackathon. Sono i numeri della quinta edizione partenopea di Space Apps 2019, il piu’ grande hackathon al mondo, dedicato e aperto a tutti gli appassionati di spazio e promosso dalla Nasa e che si tiene in atenei di 200 citta’ al mondo, tra cui Napoli. Sul gradino piu’ alto del podio sale il gruppo Seaherd con il progetto Jellybot, che si aggiudica cosi’ il primo premio da 1.300 euro messo in palio dal Consolato degli Stati Uniti. “Ci siamo occupati del problema delle microplastiche all’interno dell’ecosistema oceano, attraverso la progettazione di jellybot che mediante l’uso di una membrana raccolgono la microplastica mentre si autosostengono energeticamente”, spiega il leader del gruppo Tommaso Papagni. Medaglia d’argento agli Apollo 11, i cui 11 componenti si sono messi nei panni di ipotetici regional green engineer e hanno vinto 1.000 euro con il progetto Greenification, “un ecosistema di app differenziate, per il settore professionale e per il mercato consumer, che aiuta a selezionare le migliori piante da piantare in ogni punto del mondo per mitigare le avversita’ climatiche. Le nostre app sfruttano un misto di tecnologie all’avanguardia, e cioe’ dati satellitari, machine learning, augmented reality, per dare i migliori risultati possibili”, sottolinea il team leader Francesco Tirsi. Terzo classificato il gruppo Space Jam, che vince il premio da 700 euro. “Nel nostro progetto Nep-tune with us ci siamo immedesimati in un’azienda che nel 2045 propone viaggi spaziali nelle fascia di Kuiper, oltre Nettuno”, dice il capogruppo, Andrea Magliacane Trotta. Anche il gruppo Chronos, vincitore del premio speciale ‘Il Futuro Prossimo Possibile’ di 500 Euro messo in palio dal Center for Near Space, aveva scelto la challenge Trans-Neptunian Spaceway. Partendo da Napoli, la sfida ora diventa globale. I primi due team in ognuna delle quasi 200 citta’ in cui si e’ tenuto l’hackathon concorreranno alla Space Apps Challenge nel mondo. Entro domenica 27 ottobre dovranno creare un video di 30 secondi per illustrare il proprio progetto. A dicembre saranno annunciati i 30 progetti scelti come Global Finalists che potranno concorrere in 6 categorie e saranno valutati da una giuria della Nasa. Leader e dirigenti dell’agenzia spaziale statunitense decreteranno a gennaio 2020 i Global Winner in ognuna di queste categorie. In palio, un invito al Kennedy Space Center.
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