Salerno e Provincia

Sorpresi alla pesca di frodo nel fiume Picentino: denunciati due bracconieri

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Nell’ambito di programmati specifici servizi mirati alla tutela dei corsi d’acqua e degli ecosistemi fluviali, durante un’attività di sorvolo con APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), svolta in collaborazione con il 7° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di stanza a Pontecagnano-Faiano , i militari del Nucleo Carabinieri CITES e della Stazione Carabinieri Forestale di San Cipriano Picentino, presso la foce del Fiume Picentino, rio che fa da confine geografico tra i Comuni di Salerno e Pontecagnano Faiano, con la telecamera in dotazione al drone stesso sorprendevano un pescatore, intento al prelievo dal’alveo del fiume di anguilla europea (Anguilla anguilla), specie a rischio di estinzione il cui commercio è tutelato dalla Convenzione CITES, catturate con la cosiddetta “tecnica della mazzacchera” (un bastone cui vengono legati, mediante un filo, un ammasso di lombrichi utilizzati come esca e un piombo come zavorra).
Nello stesso frangente, veniva altresì accertata la presenza di un altro pescatore che sceso dalla propria auto, si apprestava a predisporre l’attrezzatura da pesca, del tutto simile a quella sopra descritta. In un secchio che lo stesso aveva al seguito, i militari rinvenivano n. 20 esemplari di dimensioni variabili tra i 15 ed i 30 cm., oggetto di pesca di frodo. Considerato che la pesca professionale e ricreativa della specie in questione risulta essere vietata in Regione Campania, si è provveduto al sequestro di tutta l’attrezzatura, mentre gli esemplari vivi di anguilla europea, viste le condizioni idonee, sono stati prontamente liberati nelle acque fiume.

La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, nota come CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), è un accordo internazionale firmato a Washington il 3 marzo del 1973 e divenuta esecutiva nel 1975, nata con l’obiettivo di tutelare le specie di animali e vegetali minacciate di estinzione, regolamentandone il commercio. Lo sfruttamento commerciale è, unitamente alla distruzione degli ambienti naturali, una delle principali concause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie ed il commercio clandestino e/o illegale di specie selvatiche è ancora oggi uno dei traffici illeciti più importanti e redditizi al mondo, dopo quello di droga, armi ed esseri umani.


Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2019 - 18:10
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