#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 16 Aprile 2025 - 21:30
15.8 C
Napoli
Pomigliano d’Arco, lieto fine: ritrovata Francesca Troia
Giugliano, istituite tre “zone rosse” dopo la rissa in piazza...
Affari Tuoi speciale del 2 maggio, Stefano De Martino con...
Offese a un cronista: pm chiede 8 mesi per il...
Napoli, Amedeo Manzo nominato Amministratore unico di Napoli Holding
Campi Flegrei, allarme CO2 nelle scuole: stanziati 500mila euro per...
Avellino, grosso ramo crolla su un’auto: conducente illeso
Presentato il piano industriale TME per Jabil, Invitalia entra con...
Stalking nel Sannio: divieto di dimora per un’intera famiglia
Napoli, pusher pakistano sorpreso in piazza San Francesco di Paola:...
Ariano Irpino, aggressione in carcere: feriti due agenti penitenziari
La poesia commemora Raffaella Scudiero: un’iniziativa di Alessandro Scotto di...
Essere donna nell’antica Pompei: dal 16 aprile 2025 al 31...
Scafati, nuovo incendio nel capannone rifiuti della Seneca
Renzo Arbore: canzone napoletana merita riconoscimento Unesco
Alessandro Siani torna a teatro con Fake News
Castellammare di Stabia, Alessandro Cecchi Paone a dialogo con Nicola...
Lesione distrattiva alla coscia destra per Juan Jesus
Pomigliano, appello social di Marianna Troia: “Mia sorella Francesca è...
Re d’Italia Art dona un’opera del maestro Lucio Oliveri al...
Sacerdote ai domiciliari per violenza sessuale su minori
Ischia, resta aperto il dormitorio Diocesano di Forio per i...
Amalfi, svelata l’identità visiva della 70ª Regata delle Antiche Repubbliche...
Omicidio a Cesa: 17enne resta in carcere, domani i funerali...
Bialetti passa ai cinesi: Nuo Capital acquisisce il 78,6% e...
Napoli, consegnati 25 nuovi bus “green”
Lotto, colpo grosso a Vallo della Lucania e Santa Teresa...
Morto Antonio Pignataro, l’ex boss di Nocera: partecipò al delitto...
Angri, oltre 1,2 kg di cocaina nel vano motore auto:...
Caserta, droga e coltello a Largo Rotonda: tre arresti dei...

Sistema Romeo: tra i 55 indagati anche 7 appartenenti alle forze dell’ordine

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Figurano ben sette rappresentanti delle forze dell’ordine – due carabinieri, due finanzieri e tre poliziotti – nel lungo elenco di nominativi, 55 in tutto, per i quali la Procura di NAPOLI ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Romeo”, la presunta “cricca” che – secondo i sostituti procuratori Celeste Carrano, Francesco Raffaele e Henry John Woodcock – sarebbe stata messa in piedi dall’imprenditore Alfredo Romeo per condizionare l’assegnazione degli appalti pubblici e non solo. Lunga e’ anche la lista dei reati che gli inquirenti contestano, a vario titolo, a coloro per i quali hanno chiesto il processo, nella quale figurano, oltre la corruzione, il falso e il favoreggiamento, anche la frode nelle forniture pubbliche, l’accesso abusivo alle banche dati delle forze dell’ordine e la rivelazione di informazioni coperte da segreto investigativo. A fruirne maggiormente dei benefici derivanti dalla violazione di quest’ultimo reato sarebbe stato, secondo gli investigatori, l’attuale direttore dell’Asl NAPOLI 1 Ciro Verdoliva, all’epoca dei fatti direttore dell’Ufficio Tecnico e dell’Economato dell’ospedale Cardarelli. I finanzieri Biagio Castiello e Gennaro Silvestro, secondo i pm, in cambio di assunzioni, avrebbero fornito informazioni segrete a Verdoliva, anche relativamente all’indagine sul cosiddetto “Sistema Romeo” e, soprattutto, sulle infiltrazioni della camorra nell’appalto per le pulizie nell’ospedale Cardarelli. Al manager avrebbe pure riferito che erano state sistemate microspie presso l’abitazione di un boss del clan Lo Russo. Uno dei tre poliziotti coinvolti, Aniello Ippolito, avrebbe preso visione e si sarebbe anche appropriato di documenti inseriti in un fascicolo giudiziario riguardante il manager, mentre l’altro agente, Francesco D’Ambrosio gli avrebbe procurato invece informazioni su alcuni soggetti accedendo abusivamente alle banche dati delle forze dell’ordine. Il tutto, sempre secondo gli inquirenti, in cambio di favori per una ditta di un cugino di Ippolito e della promessa di una assunzione per D’Ambrosio. L’agente Elio Di Maro, invece, sempre accedendo alla banca dati SDI, aveva fornito a Verdoliva informazioni su un sindacalista con il quale aveva avuto un diverbio. Di rivelazione di segreto d’ufficio a beneficio del manager della sanita’ sono accusati anche i due carabinieri del Nas Sergio Di Stasio e Vincenzo Romano, sempre relativamente a informazioni su procedimenti giudiziari in corso. I pm hanno chiesto il giudizio anche per un dirigente del Ministero della Giustizia, Emanuele Caldarera, che in cambio della promessa dell’assunzione della figlia nella Romeo Gestioni avrebbe sbloccato i pagamenti delle fatture emesse sempre dalla Romeo Gestioni per i servizi di pulizia espletati nel Palazzo di Giustizia di NAPOLI, da tempo in hold a causa di presunte irregolarita’.


Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2019 - 19:42

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento