Figurano anche due carabinieri del Nas, Sergio Di Stasio e Vincenzo Romano, nella lista delle persone per le quali la Procura di NAPOLI ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta dei pm Carrano, Raffaele e Woodcock sul cosiddetto “sistema Romeo”. I militari sono accusati di rivelazione di segreto d’ufficio in concorso con Ciro Verdoliva, attuale direttore dell’Asl NAPOLI 1 e, all’epoca dei fatti contestati, direttore dell’ufficio economato dell’ospedale Cardarelli. Secondo gli inquirenti il carabiniere Di Stasio – padre di Iolanda, deputata napoletana del M5s, del tutto estranea alla vicenda – avrebbe rivelato a Verdoliva notizie relative ad alcuni procedimenti pendenti presso la Procura. Si trattava di indagini coordinate da due pm frutto di esposti anonimi sui presunti comportamenti scorretti di un medico. Stesso reato viene contestato anche all’altro militare del Nas, Vincenzo Romano, per avere rivelato, sempre a Verdoliva, notizie coperte da segreto riguardanti due diverse indagini, una delle quali sulle pompe funebri.
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