San Giorgio a Cremano. I lavoratori Teseo si sono riuniti nuovamente con striscioni, megafoni e fischietti sotto la Sede Comunale per chiedere semplicemente dignità e rispetto. Si tratta di persone la cui unica colpa è quella di aver lavorato: infatti nonostante la ditta non pagava loro gli stipendi, questi dipendenti con spirito di abnegazione hanno continuato umilmente a lavorare. Hanno lavorato in silenzio chiedendo solamente il rispetto verso il loro operato e dunque lo stipendio, quello stipendio che oggi da dignità alle persone. Lavoratori impiegati nel sociale, assistono persone invalide con disabilità e quando la cooperativa ha iniziato a non versare più loro lo stipendio, i dipendenti sono rimasti al loro posto affianco alle persone invalide che assistevano: non hanno abbandonato nessuno. Persone che non hanno avuto il coraggio di abbandonare delle persone invalidi che assistevano.
Tra loro a protestare anche Onofrio Formisano un lavoratore della medesima cooperativa vittima di un incidente lo scorso marzo quando fu travolto da un bus in retromarcia che doveva condurre dei ragazzi in gita. Onofrio quel giorno era colpevole di essersi presentato regolarmente presso la scuola per accompagnare uno studente disabile in gita sebbene già erano mesi che non percepiva regolarmente lo stipendio. “Siamo stanchi. Per 12 mesi abbiamo subìto e portato avanti il nostro lavoro. Noi siamo persone con un cuore, abbiamo assistito le persone disabili pur non percependo uno stipendio e su questo hanno approfittato del nostro cuore. Hanno fatto leva sulla nostra bontà”, così la signora Cinzia Vivenzio.
Nel pomeriggio si è svolto un incontro al comune con il sindaco che ha ricevuto i sindacati e una loro piccola delegazione. Al termine dell’incontro nessuna soluzione solo un rinvio in avanti del problema. La Teseo il cui mandato scade a fine mese si vede attuare una proroga di 18 giorni durante i quali promette di pagare due mensilità arretrate ai dipendenti (dipendenti che vantano 10 – 12 mensilità consecutive arretrate). In questi 18 giorni verrà trovata una cooperativa “ponte” in attesa di trovare poi la cooperativa affidataria. Dunque promesse che sanno di elemosina. A dipendenti con dodici mensilità arretrate si promette di darne due e poi si vedrà.
Giorgio Kontovas
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