Leggiamo su numerosi quotidiani proclami gioiosi e pseudo spot elettorali sulla fusione
delle società per quanto riguarda aeroporto Costa D’Amalfi e spesso anche di imminenti
inizio lavori e allungamenti pista e migliaia di voli. Sottolineiamo che l’opera interessa 56
ettari di espropri ancora da intavolare e iniziare e che coinvolgono numerose abitazioni e
terreni con attività per milioni di euro, assurdo consumo di territorio in piena zona agricola
con numerose aziende che producono prodotti di grande qualità e che riceveranno danni
insieme ai cittadini che ivi risiedono.
Si segnala e si sottolinea che alcuni cittadini direttamente interessati dall’imponente opera
progettata prevista dal Master Plan hanno da oltre un anno presentato e depositato presso
il TAR Campania, Salerno un ricorso avverso il Decreto 36/2018 con il quale il Ministero
dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato la compatibilità
ambientale dell’opera chiudendo positivamente la procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale (cd VIA).
Il ricorso consta di ben venti motivi che oltre ad evidenziare il preoccupante impatto
dell’opera sull’ambiente e sulla salute umana dei cittadini di Pontecagnano Faiano,
Montecorvino Pugliano e Bellizzi (impatto colpevolmente sottovalutato nell’ambito della
procedura di VIA), denunciano una serie di illegittimità del procedimento e delle
prescrizioni del Decreto dovute anche alla carenza informativa del Master Plan. Visti i
recenti sviluppi procedimentali gli Avvocati Mauro Giovannelli, Guido Giovannelli e Luca
Giagnoni (legali dei ricorrenti) hanno depositato in data 29.11.2018 apposita istanza al TAR
Campania, Salerno finalizzata a accelerare la procedura di definizione nel merito del
ricorso. La valutazione di impatto ambientale del Master Plan Aeroportuale predisposto da
ENAC e da Aeroporto di Salerno Spa forma quindi oggetto di un ricorso giurisdizionale che
potrebbe portare all’annullamento del Decreto 36/2018 con inevitabili riflessi sia sul
provvedimento di compatibilità urbanistica che, più in generale, sull’iter di realizzazione
dell’opera. Inoltre sono stati impugnati successivamente anche il decreto n 20896 del
19.12.2018 decreto di Compatibilità Urbanistica e collegati Trattandosi di primo grado la
cui prima udienza si terrà il mese di Novembre 2019 sembra davvero prematuro
raccontare di iter concluso. Il Via di Firenze ugualmente impugnato al Tar con gli stessi
avvocati e periti è stato annullato e l’opera della nuova pista e tutte le altre autorizzazioni
annullate. Ovviamente ogni atto che è stato portato avanti in Campania, anche con
dispendio di soldi da parte dei vari attori, non può’ mai prescindere dalla consapevolezza
che i due decreti erano stati impugnati e devono appunto essere discussi in primo grado a
breve.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2019 - 14:42