Una situazione paradossale, di quelle che se raccontate si farebbe fatica a credere. Acquistare un biglietto di una lotteria e scoprire che è vincente, magari per una cifra milionaria. Il sogno di una vita intera, roba da far rabbrividire solo al pensiero.
La prima immagine che viene in mente è legata alle tante opportunità, a cosa si potrebbe fare con tale cifra: una casa nuova, una macchina da sogno, passare il resto delle propria vita viaggiando. Di fantasie ce ne sono parecchie per chi riscuote il premio; perché, per quanto strano possa sembrare, esiste un numero non indifferente di giocatori che non riscuotono il premio vinto.
Il caso della Lotteria Italia
A riportarlo è un articolo su Pathosonline, secondo il quale con al Lotteria Italia si assiste a questa particolare casistica: se nelle ultime due edizioni tutti i premi di prima fascia sono stati regolarmente riscossi, in precedenza non sempre era stato così.
In soccorso di questa tesi arrivano i dati AGIMEC che riportano come si siano accumulati oltre 27 milioni di euro in premi non riscossi. Addirittura nel 2008-09, caso eclatante, il primo premio da 5 milioni di euro non era mai stato riscosso, venendo rimesso in palio nell’estrazione successiva.
Vincitori sbadati che si dimenticano di riscuotere o, molto più probabilmente, non si accorgono neanche di avere vinto. C’è poi il caso di chi perde il prezioso tagliando prima dell’estrazione.
Dove vanno le vincite non riscosse?
Se entro 180 giorni il vincitore non si presenta per riscuotere una vincita, questa va a finire allo Stato e ne rimpingua le casse. Si pensi anche al caso del Superenalotto, con la vincita record di 209 milioni di euro registrata ad agosto 2019 in un bar di Lodi.
Una vincita da sogno, una cifra da mille e una notte, che il fortunato vincitore ha richiesto in via anonima (e ci mancherebbe anche) solo dopo 56 giorni. Si era paventato un caso come quelli di cui sopra, ovvero con l fortunato vincitore che non si potesse essere accorto della vincita.
Nei casi di premi oltre i 52mila euro, il vincitore o un notaio incaricato devono presentarsi presso la sede Sisal di Roma o di Milano con il biglietto originale, il solo titolo valido per incassare la cifra. Sisal deve quindi verificare la correttezza di tutto per andare poi eventualmente ad emettere la cifra. L’importo della vincita è soggetto a un prelievo fiscale alla fonte del 12%.
Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2019 - 10:31