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Quattro condanne ed un’assoluzione per i mandati pagamento della Asl

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Quattro condanne, un’assoluzione e la dichiarazione di prescrizione per altre quattro posizioni. E’ la sentenza pronunciata questo pomeriggio dal Tribunale di Benevento (presidente Fallarino, a latere Rotili e Telaro) per le nove persone coinvolte nel troncone iniziale, quello dei mandati di pagamento, dell’inchiesta sull’Asl diretta dai sostituti procuratori Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino, non più a Benevento, e Flavio Felaco, e condotta dalla guardia di finanza.
Nel mirino degli inquirenti, la somma di 1 milione e 400mila di euro che l’Azienda sanitaria avrebbe sborsato a sei società tra giugno 2009 e aprile 2012 per prestazioni che non sarebbero mai state eseguite o lo sarebbero state solo parzialmente.
Condanna a 4 anni, per peculato e truffa, per Felice Pisapia, 49 anni, di Salerno, ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria; a 2 anni e 5 mesi, per peculato e truffa, per Federico Russo, 72 anni, di Torre Annunziata, all’epoca dirigente dell’Unità operativa Farmaceutica dell’Asl. Un anno e 4 mesi, per truffa, a Michele Galietta, 41 anni, di Melizzano, ex amministratore di diritto della società ‘Migapi Soluzioni srl’; 8 mesi, per tentata truffa, a Giulio Carpinelli, 52 anni, di San Marco dei Cavoti, già rappresentante legale della Modisan, che si era dimesso dalla carica dopo un avviso di garanzia che gli era stato notificato nel gennaio 2013.
Pena sospesa per Galietta e Carpinelli. Pisapia e Russo sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e, al pari di Galietta e Carpinelli, non potranno per 3 anni contrattare con la pubblica amministrazione. Per tutti il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, ed il pagamento di una provvisionale di 10mila euro, immediatamente esecutiva, in favore dell’Asl, parte civile.
Assolto, per non aver commesso il fatto, Angelo Piteo, 56 anni, amministratore di fatto della ‘Modisan’, di San Marco dei Cavoti, domiciliato a Termoli, che rispondeva di truffa, all’epoca sottoposto agli arresti.
Il non doversi procedere per intervenuta prescrizione è scattato per gli stessi Pisapia, Russo e Carpinelli in relazione ad ulteriori addebiti, e per Ercole Nittolo, 47 anni, di Aiello, in provincia di Avellino, amministratore di fatto della ‘Matrix srl’; Antonio Ionno, 53 anni, di Molinara, amministratore di diritto delle società ‘Gerim A di Ionno Antonio &C sas’ e ‘New Center sas’; Giovanni Rocco Cirocco, 62 anni, di Molinara, amministratore di fatto delle società ‘Gerim A di Ionno Antonio &C sas’ e ‘New Center sas’; Giovanni Sgueglia, 49 anni, di Santa Maria Capua Vetere, amministratore di diritto della ‘Admin Group’, ai quali era contestata la truffa. Infine, sanzione di 300 quote, per un importo di 77mila euro, per la ‘New Center sas’, unica società a giudizio: per le altre, stralciate durata l’udienza preliminare, non sono infatti arrivate ulteriore novità.
Il pm Flavia Felaco aveva chiesto cinque condanne e la prescrizione per altri quattro imputati. In particolare, queste le pene proposte: 4 anni per peculato, e a 4 anni per truffa e tentata truffa, a Pisapia; 4 anni per peculato e 2 anni per favoreggiamento reale (così era stato riqualificato l’iniziale addebito di truffa) a Russo; 3 anni per truffa a Galietta, 2 anni per tentata truffa a Carpinelli e a Piteo.
La dichiarazione di intervenuta prescrizione dell’accusa di truffa era stata chiesta per Nittolo, Ionno, Cirocco e Sgueglia. Una sanzione pecuniaria di 400 quote era stata sollecitata, infine, per la ‘New Center sas’.

PUBBLICITA

Gustavo Gentile


Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2019 - 19:27

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