Su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di Pietroย Vollaro(cl. 1963) eย Antonio Romagnoli (cl. 1964), capo ed affiliato della organizzazione di stampo camorristico dei Vollaro operante a Portici, ritenuti responsabili di omicidio in concorso tra loro, con lโaggravante di avere agito con premeditazione e di aver commesso il reato al fine di agevolare lโattivitร della organizzazione di stampo camorristico dei Vollaro operante a Portici.
Alle ore 18,40 del 10 gennaio 2002, personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Portici โ Ercolano, interveniva alla via Rossano di Portici ove veniva segnalata lโesplosione di colpi dโarma da fuoco. Il personale intervenuto riscontrava la veridicitร dellโevento rinvenendo sui scalini di accesso al civico 8 il cadavere di un uomo, identificandolo successivamente in Giuseppe Obermayer di anni 27. Contemporaneamente giungeva allโospedale Maresca di Torre del Greco una persona attinta da colpi dโarma da fuoco, identificato successivamente per Lorenzo Cozzolino di anni 32, che veniva immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico allโesito del quale veniva estratto dal suo corpo un proiettile che veniva sequestrato.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli – Sezione Criminalitร Organizzata e dal Commissariato di Portici โ Ercolano, sotto la direzione e il coordinamento della D.D.A. partenopea, permettevano di inquadrare da subito lโevento omicida nella faida allโepoca in atto tra il clan Vollaro ed alcuni โscissionistiโ tra cui il Lorenzo Cozzolino ed il defunto suocero di questi, Attilio Belsole, ucciso anchโegli a colpi dโarma da fuoco pochi mesi prima. Nel corso degli anni sono stati raccolti pregnanti indizi probatori a carico degli arrestati, suffragati dalla collaborazione di collaboratori di giustizia, che, ritenuti validi dal G.I.P. del Tribunale di Napoli emetteva la misura cautelare della custodia in carcere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli arrestati venivano raggiunti dalla misura nei luoghi di detenzione, ove giร trovasi ristretti per altri reati.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2019 - 14:41