Fatta l’Italia, ora manca l’ultimo passo. La Nazionale si prepara ai prossimi due impegni del cammino verso Euro 2020 con l’obiettivo di sfruttare subito il match ball qualificazione. Grazie alle sei vittorie ottenute in altrettanti incontri, il pass può arrivare sabato con la Grecia, con gli azzurri che puntano a sfruttare la spinta di un Olimpico che si preannuncia gremito: già 38mila i biglietti venduti. “Mi aspetto una grande partita”, ha spiegato il commissario tecnico Roberto Mancini nel primo giorno di raduno a Coverciano. “Torniamo a Roma dopo tanto tempo e vorrei che la squadra giocasse bene. Sarebbe una cosa ottima qualificarci con un po’ di anticipo. Non era una cosa scontata visto come eravamo partiti”, è la risposta a chi ha parlato di girone non proprio proibitivo, leggasi Ventura e Cassano. “Ognuno può esprimere la propria opinione che va accettata”. Poi ha aggiunto scherzosamente: “Abbiamo chiesto un gruppo con Germania, Francia, Olanda e Spagna, ma non ce l’hanno dato…”. Dalla sfida con gli ellenici, oltre ai punti qualificazione, il ct cerca altre conferme sull’identità di un gruppo che, salvo qualche leggera modifica, dovrebbe essere quello per l’Europeo. “Pressappoco è formato, possono ballare due-tre giocatori, forse. Poi se esce qualcuno all’improvviso vediamo, ma chi andrà all’Europeo è qui”. Ma quello è il futuro, mentre il presente si chiama Grecia e, poi, Vaduz, dove martedì 15 ci attendono i padroni di casa del Liechtenstein, già travolti 6-0 a marzo a Parma. Il Mancio non ha sciolto i dubbi sulla formazione ma ha confermato che sarà ancora alternanza in attacco tra Immobile e Belotti. “E’ giusto far riposare uno e far giocare l’altro. Entrambi sono in condizione, prima o poi caleranno fisiologicamente. A livello di giocate sono diversi, ma dovrebbero somigliarsi di più. Se hanno spazio sono avvantaggiati, però visto il nostro gioco, basato sulla tecnica, devono essere in grado di far giocare la squadra”. I dubbi sembrano riguardare la fascia sinistra della difesa, dove i giocatori utilizzabili sono solo Biraghi, “che non è ancora al 100%” e Spinazzola “che ha giocato due partite”, mentre “Emerson ci avrebbe fatto comodo”. In porta ancora Donnarumma “che sta bene. Il portiere è l’unico problema che non abbiamo perché quelli che ci sono sono tutti bravi”. L’Italia dovrà invece fare a meno degli infortunati Sensi e Florenzi. “Valuteremo domani se sostituirli, a destra c’è comunque un giocatore in più che è Di Lorenzo”, ha spiegato il ct. “Una convocazione meritata la sua. Per il centrocampo richiameremo Tonali dopo la prima gara dell’Under21 in Irlanda”. Per la sfida in Liechtenstein sempre dagli azzurrini potrebbe anche arrivare l’ex juventino Kean. E a proposito di scelte, il mister jesino ha fatto il punto sugli esclusi. “La pre-convocazione di De Rossi? Per lui è stata fatta la stessa valutazione di Buffon per la gara di Torino con l’Olanda. Ci faceva piacere dare a giocatori fondamentali un’altra occasione per salutare i tifosi. Lo abbiamo fatto anche con lui, ma è infortunato, non ha giocato le ultime gare, vediamo più avanti se ci sarà la possibilità. Balotelli? Fisicamente non stava benissimo, rientrava dopo mesi alla prima. A Napoli è andato meglio, ma ha bisogno di giocare. Ci ho parlato, vediamo più avanti”. La prima conferenza della settimana che può regalare il pass Europeo è l’occasione per un bilancio dei 15 primi mesi da ct. “Un anno fa siamo partiti tra grandi difficoltà, ci fa piacere aver messo insieme una squadra buona, siamo contenti di dove siamo. Tra l’altro il campionato di Serie A sta dimostrando che il livello è cresciuto, Inter-Juve lo ha dimostrato. L’Atalanta si sta confermando, la Roma sta facendo un bel calcio. Juve e Inter sono forti, da anni. La Juve lo è e in Champions League migliora, fuori casa cerca sempre di vincere come ha fatto a Madrid. I nerazzurri stanno migliorando, sarà questione di tempo e mi mi sembrano sia già un’ottima squadra”. E il ct ha buoni motivi per sorridere anche per la crescita di giovani come Sensi e Barella: “I ragazzi sono migliorati, stanno giocando quasi tutti. Vuol dire che gli allenatori ci stanno puntando, che sono giocatori di valore e che possono avere un futuro nei loro club e nella Nazionale”. Tra i talenti da cui il mister si attende risposte importanti c’è ovviamente Zaniolo, fresco di ritorno in azzurro: “E’ giovane e deve prendere esempio da quei giocatori che sono i pilastri della Nazionale. Ha qualità fisiche e tecniche, ma da adesso in poi non deve più sbagliare”. Mentre il campionato ha messo in mostra un giovane già nel taccuino del Mancio, il classe ’97 Gaetano Castrovilli. “Lo abbiamo seguito, è giovane e ancora non ha giocato tante partite in serie A. Ci vuole un po’ di tempo, sta facendo molto bene sia a livello tecnico che fisico e prima o poi verrà chiamato”. Il futuro degli azzurri è verde, dunque: proprio come il colore scelto dallo sponsor per la terza maglia, che esordirà proprio sabato all’Olimpico.
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