“La maglia azzurra è unione. Quella verde, mi sono accorto, un po’ meno, ma bisogna dare giusto peso alle proporzioni…”. Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, nel corso del suo intervento al Festival dello Sport di Trento all’indomani della vittoria degli azzurri sulla Grecia. “Ringrazio tutti per il per risalto che è stata data all’iniziativa, è stato centrato l’obiettivo: in 48 ore abbiamo registrato il sold out delle maglie prodotte”, ha spiegato il numero uno federale collegato in videoconferenza. “Molti hanno parlato di sostituzione, ma quella azzurra resta la prima maglia, con la bianca come seconda. La verde è stata ideata per la prima volta come terza maglia. Ha voluto raccogliere una testimonianza, d’accordo con la Puma, coniando l’espressione ‘rinascimento’, tracciando un percorso nuovo e di prime volte”. Molti – ha proseguito Gravina – hanno confuso l’identità con la maglia, ma l’identità di un paese non ha colore. Il colore è companatico, un cosmetico, fondamentale, ma è la passione e il comportamento a identificare un’identità. La dignità si offende con comportamenti non rispettosi”, ha aggiunto. “Abbiamo voluto lanciare messaggio importante. Non si deve speculare sulla maglia, il brand Italia merita rispetto. In un anno abbiamo restituito agli italiani quello che ci chiedevano”, ha concluso Gravina.
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