Torna a risplendere Palazzo Nana’, uno dei Quattro Palazzi di piazza Nicola Amore, nel centro di Napoli a pochi passi dal Duomo. Il recupero dell’edificio, seguito dalla Soprintendenza, ha incluso il restauro delle facciate, delle parti comuni, delle due scale monumentale. La riqualificazione funzionale ha contemplato inoltre l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione del nuovo tetto con consolidamento e adeguamento energetico. All’interno dell’edifico sono state ricavate 80 unita’ immobiliari di pregio che hanno richiamato l’attenzione di personaggi del mondo del calcio, tra cui il bomber della Lazio, Ciro Immobile, ma anche di personaggi del mondo della scienza e delle tv. ”Oggi restituiamo alla citta’ uno dei palazzi piu’ belli e cio’ che piu’ ci ha colpito – ha detto Achille D’Avanzo, amministratore delegato della Solido – e’ che diversi napoletani stanno scegliendo di lasciare zone piu’ fashion e iconiche come Chiaia e Posillipo per trasferirsi cui nel centro di Napoli. Il recupero del centro storico, a volte cosi’ bistrattato, invece sta riportando le persone nel centro che e’ il posto piu’ bello dove vivere perche’ pregno di storia e di civilta”’. La ristrutturazione e’ durata tre anni. ”Napoli – ha sottolineato il sindaco, Luigi de Magistris – sta subendo un grande cambiamento in questi anni. C’e’ voglia di riscoprire la storia e i luoghi. Questa – ha aggiunto – e’ un’opera di riqualificazione imponente e significativa in una zona su cui noi come amministrazione stiamo puntando molto con il recupero di via Duomo, l’apertura a maggio della stazione della metropolitana e il restyling di Corso Umberto i cui lavori sono gia’ finanziati. E’ un bene che pubblico e privato lavorino sempre di piu’ in sinergia”. I lavori di Palazzo Nana’ sono stati eseguiti dalla Gnosis Progetti, cooperativa di progettazione. ”Con il parere della Soprintendenza – ha spiegato il presidente di Gnosis Progetti, Francesco Felice Buonfantino – si e’ proceduto al recupero e al restauro degli infissi e degli intonaci preesistenti. Essenzialmente abbiamo cercato di ridare integrita’ formale e materiale alle strutture e alla pelle dell’immobile recuperando le cromie originarie proprie di un’architettura eclettica che ha segnato l’asse di corso Umberto”. Un recupero che preserva la storia architettonica dell’edificio realizzato ai primi del Novecento unendo l’innovazione del materiale e delle tecnologie impiegate. Alla presentazione, tra gli altri, hanno partecipato l’assessore comunale alle Politiche urbane, Carmine Piscopo, e l’amministratore delegato di Gabetti, Roberto Busso.
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