Napoli. Nove persone sono indagate per abuso e omissione di ufficio per il famoso matrimonio “trash” tra il cantante neo melodico Tony Colombo e Tina Rispoli vedova del defunto boss Gaetano marino o’ moncherino (ucciso sul lungomare di Terracina nell’agosto del 2012). Tra gli indagati c’è anche Claudio de Magistris fratello del sindaco di Napoli. Con lui sono stati iscritti sul registro degli indagati, dai pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra della Dda di napoli, anche la segretaria particolare del primo cittadino nonché presidente della commissione pubblico spettacolo del Comune, Sarah Terracciano, Mafalda Fasanella, membro della segreteria del sindaco e dell’ufficio cinema, due ufficiali della polizia Municipale (il capitano dell’Unità operativa di Chiaia Sabina Pagnano e Giovanni D’Ambrosio), i tre vigili urbani di pattuglia quella sera e naturalmente Tony Colombo. Al centro dell’inchiesta, come anticipano Repubblica e il mattino in edicola oggi, il flash mob di pizza Plebiscito del 25 marzo scorso trasformatosi in mini concerto per le nozze tra Colombo e la Rispoli. Nella giornata di ieri i carabinieri sono stati in Comune, nell’ufficio Cinema, per sequestrare computer e documenti e cellulari personali degli indagati. Secondo l’ipotesi investigativa, sarebbero state violate le norme relative alle autorizzazioni per lo svolgimento di spettacoli in pubblico. Si indaga anche sullo scambio di mail tra la segreteria del sindaco e lo stesso cantante neomelodico.
Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2019 - 07:12