Napoli. “Nella mattinata di martedì ho preso parte ad un sit in organizzato dalle mamme degli alunni dell’istituto comprensivo Gigante-Neghelli, sito a Cavalleggeri. Le mamme mi hanno edotto delle criticità che affliggono la scuola, materna ed elementare. In primis è stata riscontrata la presenza di ossiuri, che la dice lunga sulle carenze sul piano igienico dell’edificio scolastico. Le mamme riferiscono di forte sporcizia nei locali dell’edificio. Si erano offerte di effettuare la pulizia della scuola ma la dirigente scolastica, non essendo assicurate, non ha acconsentito alla richiesta. Così come non ha permesso alle mamme di comprare nuovi giocattoli alla luce delle possibilità che gli ossiuri siano presenti anche nei giochi”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “A tali criticità – prosegue Borrelli – si aggiunge quella dei bagni. Secondo quanto riferito dalle mamme ce n’è solo uno per ogni piano. In pratica un bagno ogni cento bambini”.
Sul punto si è espressa durante “La Radiazza” su Radio Marte la dirigente scolastica, la dottoressa Giuseppina Lanzaro. “La situazione è meno grave rispetto a quanto affermano le mamme ma è vero che esistono delle criticità. Nella giornata di ieri ho avanzato una richiesta all’Asl, chiedendo di intervenire. Purtroppo patiamo i problemi legati allo sciopero degli Lsu. Abbiamo anche inviato una diffida alla Manital, chiedendo che venga ripristinato il servizio di pulizia. Bisogna tenere conto che abbiamo a disposizione solo 14 collaboratori scolastici, ed erano 12 fino a lunedì. Di questi ben 10 usufruiscono dei permessi previsti dalla legge 104. Ho avanzato più volte la richiesta all’Ufficio scolastico regionale di implementare l’organico Ata. Sono necessarie almeno due unità in più”.
“Non possiamo accettare che gli alunni vivano una tale condizione di disagio – aggiunge Borrelli – occorre intervenire per risolvere il problema. La scuola deve essere pulita regolarmente e devono essere garantiti gli standard di igiene in tutti i locali. Abbiamo inviato una nota all’Ufficio scolastico regionale chiedendo di procedere in tal senso. Occorre dare risposte certe alla dirigente scolastica e alle mamme”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2019 - 14:59