“Il cartello camorristico Amato-Pagano gioca un ruolo di grande player internazionale, anche al riparo dalla giurisdizione italiana. Lo stato non cooperativo delle relazioni con alcuni stati sta li’ a dimostrarlo”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Giovanni Melillo in audizione in commissione Antimafia, poco prima che l’audizione venisse secretata. Melillo ha poi ricordato: “La commissione Antimafia nella XI legislatura notava che la camorra è ‘dentro le istituzioni politiche, dentro l’economia, dentro la vita pubblica e dentro le esperienze collettive’. Io credo che questo quadro sia ancora riconoscibile come realistico anche oggi”. Il procuratore capo di Napoli ha quindi parlato della situazione delle carceri: “Ci sono carceri fuori controllo, vi dominano le associazioni mafiose. I cellulari vi entrano quotidianamente e non li sequestriamo neanche più, tanti ormai sono. In alcune carceri poi vi sono autentiche piazze di spaccio”. “Riguardo alla pressione corruttiva della camorra sulle Forze di polizia, preciso che è una pressione che si esercita anche sulle strutture dell’amministrazione della giustizia, e non è nulla di casuale, perché corrisponde ad una precisa strategia di controllo del rischio giudiziario: non vi è indagine di particolare rilievo che non registri tentativi, a volte riusciti e a volte falliti, di acquisire illecitamente informazioni sulla stessa esistenza e sul contenuto dell’indagine. E’ un problema che riguarda anche la Polizia penitenziaria”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2019 - 22:37