Cronaca

Napoli, condannati i parcheggiatori abusivi di via Sedile di Porto per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione

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Napoli. “Le condanne fino a due anni sei mesi emesse dal Tribunale di Napoli inflitte ai parcheggiatori abusivi di via Sedile di Porto per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione rappresentano senz’altro un segnale positivo. Nel procedimento sono emersi i metodi violenti e intimidatori degli imputati a conferma che, quando si parla di parcheggiatori abusivi, si parla di veri e propri delinquenti. Ma la battaglia per liberare la strada non è ancora finita. Come in tanti altri casi gli spazi sono stati occupati dai familiari che hanno raccolto l’eredità proseguendo nelle estorsioni. Occorre colpire anche loro e chi gli succederà per riaffermare finalmente la legalità”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli commentando la notizia riportata da “Il Mattino”. “A febbraio 2020 prenderanno il via degli altri processi, che vedranno come imputati degli altri estorsori della sosta. Un risultato che è stato possibile ottenere grazie alle nostre denunce. La nostra battaglia per liberare le nostre strade da questa vera e propria piaga prosegue senza sosta. Ma occorre che il governo e il parlamento si impegnino per un rinnovamento della legislazione che permetta di colpire duramente questi soggetti. Dopo la norma farlocca di Salvini ci aspettiamo un cambio di rotta deciso con una legge che permetta finalmente di sbattere in galera questi delinquenti, violenti e sopraffattori”.

In sintesi, secondo il verdetto del giudice per le udienze preliminari Caputo, viene condannato a due anni e sei mesi Luciano Liguori, che incassa anche ottocento euro di multa; condannati a un anno e quattro mesi di reclusione Mario Liguori e Giovanni Cascella, invece, Mario Liguori e Giovanni Cascella; due anni e quattro mesi per Vincenzo Solimene (difeso dal penalista Francesco Armentano); due anni e sei mesi e ottocento euro di multa per Vincenzo Porcino (difeso dal penalista napoletano Gaetano Inserra); due anni e quattro mesi per Raffaele Veniero; due anni e quattro mesi per Rosario Sorianiello. Viene disposta la pena sospesa per il solo Cascella.


Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2019 - 13:48

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