Napoli. Anche oggi, 31 ottobre, la Funicolare centrale si è fermata, riprendendo le corse alle ore 13:10. Tantissime dunque le persone appiedate, con i vagoni svuotati e i treni fermi alle stazioni. Al momento che si è verificato il fermo non sono stati resi noti i motivi che lo avevano determinato. Il disservizio è stato riportato anche sulla pagina ufficiale dell’azienda napoletana di mobilità, sul social network Facebook, con la sola indicazione “Servizio temporaneamente sospeso per guasto tecnico. Ci scusiamo per i disagi”, con commenti non proprio lusinghieri “.
“Si è anche svolto un gustoso siparietto – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del Comitato per il Trasporto pubblico – quando uno degli intervenuti ha chiesto di tradurre il messaggio in lingua giapponese, cosa che è stata prontamente fatta, presumibilmente utilizzando il traduttore di Google, suscitando qualche ilarità. Più duro invece un altro commento, dove si legge: “Siete peggio dell’arbitro di Napoli-Atalanta”, con chiaro riferimento alle vicende della partita giocata ieri al San Paolo “.
” Andando indietro nel tempo – aggiunge Capodanno – non mi risulta che, in passato, anche quando l’impianto era gestito da una società privata, si siano verificati stop in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati sugli impianti funicolari partenopei. Neppure quando, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, alla scadenza della cosiddetta vita tecnica, che la norma fissa, per questo tipo d’impianti, in 60 anni, la stessa funicolare Centrale fu oggetto di un totale restyling “.
” A questo punto – ribadisce Capodanno – credo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, attraverso le necessarie verifiche e le opportune indagini, promosse dagli uffici a tanto deputati, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire che l’importante impianto a fune, che trasporta, nei giorni feriali, mediamente circa ventottomila persone, dunque fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi e di conseguenti fermi, anche di notevole durata temporale. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei conseguenti disagi patiti dai viaggiatori in queste troppo frequenti circostanze “.
Con l’occasione Capodanno riprende un’antica battaglia, vale a dire quella del prolungamento dell’orario di servizio anche in orari post-serali e notturni dell’impianto della funicolare Centrale, attualmente in servizio fino alle due di notte solo il sabato sera, ma anche di quello di Chiaia e del metrò collinare.
” Per il prolungamento a Napoli degli orari di funzionamento dei mezzi di trasporto su ferro – ricorda Capodanno – è stata promossa anche una petizione on-line alla pagina https://www.change.org/p/vogliamo-metro-e-funicolari-in-funzione-fino-alle-due-di-notte con oltre 3.000 firme, a testimonianza dell’esasperazione dei cittadini che da quasi due anni e mezzo, esattamente dal luglio 2017, sono stati privati della possibilità di utilizzare alcuni mezzi di trasporto pubblico su ferro anche nelle ore post serali e notturne, dal momento che l’ultima corsa viene effettuata alle ore 22:00, se si eccettua appunto la Funicolare Centrale ma solo nella giornata di sabato “.
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