E’ morto nella sua casa di Torino il maestro Alberto Testa, icona della danza internazionale. Il 23 dicembre avrebbe compiuto 97 anni. Attivo soprattutto come coreografo, ha curato i balletti per numerosi allestimenti operistici ma anche per il teatro di prosa. Fondatore del Premio Positano per l’Arte della Danza, tra i più importanti d’Italia, è stato autore di numerose pubblicazioni. Il ‘prof’, come lo chiamavano, ha iniziato a stare male lo scorso giugno, in seguito alla morte dell’amico Franco Zeffirelli. Alberto Testa è stato, sin dalla fondazione nel 2011, presidente onorario del Giornale della Danza, che ricorda con un lungo articolo il “grande maestro”. Dopo la laurea in Lettere, studio’ danza classica a Torino con Grazioso Cecchetti, figlio di Enrico Cecchetti, perfezionandosi con Susanna Egri e, in seguito, si esibì in alcuni dei principali teatri italiani e stranieri sotto la guida di grandi maestri come Le’onide Massine, Margarete Wallmann e Aurel Milloss, partecipando a numerosi festival come quelli del Maggio Musicale Fiorentino, della Sagra Musicale Umbra, del Festival di Salisburgo. Attivo soprattutto come coreografo tra il 1965 e il 1987, creo’ le danze per Il Gattopardo di Luchino Visconti e per numerosi film di Franco Zeffirelli. Ha insegnato Storia della Danza per trent’anni all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Presidente del Premio Porselli “Una vita per la Danza”, è stato cofondatore e direttore del Centro Documentazione e Ricerca per la Danza di Torino. Organizzatore di Mostre di grande rilievo, ha curato l’organizzazione dei Concerti di Danza e di svariate edizioni della celebre Maratona di Danza al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Brillante conferenziere, è stato storico e critico di balletto, sin dalla fondazione, del quotidiano La Repubblica e ha collaborato per le voci riguardanti la danza e il balletto con le principali enciclopedie e dizionari italiani e stranieri. Presidente di giuria e direttore artistico dei Concorsi internazionali di Danza, come la Settimana Internazionale della Danza di Spoleto, tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Premio Gino Tani per la critica di danza nel 1991, la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica nel 2002 e il Premio Guido Lauri alla carriera nel 2011.
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