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Manovra: stretta su auto aziendali esclude i veicoli commerciali. LE NOVITA’ DEL TESTO

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La norma relativa alle auto aziendali in fringe benefit inserita nella manovra di bilancio esclude del tutto i veicoli utilizzati a fini commerciali. Lo precisano fonti del Mef. Per le auto ibride ed elettriche la quota imponibile, spiegano le stesse fonti, resterà come adesso al 30% del valore convenzionale, mentre per tutte le altre la quota sarà al 60% (come la media Ocse). Per le vetture superinquinanti la quota salirà invece al 100%.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenendo a “Zapping” su Radio uno Rai, a proposito della legge di Bilancio, ha parlato di “una manovra che consente all’Italia di scampare il pericolo di un aumento molto consistente dell’Iva e di non riuscire a finanziare funzioni fondamentali del pubblico”. Gualtieri ha anche ricordato che “Salvini é scappato perché nessuno sapeva come farla questa cosa”. Sempre a proposito della manovra, poi, il titolare del Mef si e’ detto convinto che “consentirà all’Italia di incamminarsi su percorso di crescita”.
Il punto di partenza e’ lo stop all’aumento dell’Iva. Per quello e’ nata l’alleanza fra Pd e M5s e su quello si basa la manovra, che gli dedica 23 dei 30 miliardi a disposizione. Altri punti caratterizzanti del bilancio sono lo stop al superticket sanitario, il taglio del cuneo fiscale e il cashback, che permette a chi paga con carta di vedersi restituire una parte delle spese. I dettagli di questi ultimi due punti sono ancora da definire. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che l’intervento sul cuneo portera’ 40 euro in piu’ al mese nelle buste paga. Mentre il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, ha spiegato che il cashback prevede una restituzione di circa il 2% della spesa entro un mese. Intanto sono arrivate le istruzioni sulla lotteria degli scontrini: i commercianti comunicheranno i dati con i nuovi registratori telematici o una procedura web, mentre i consumatori dovranno richiedere un apposito codice. LE NUOVE TASSE: Il capitolo tasse e’ quello che ha creato piu’ frizioni in maggioranza. Sono sopravvissute la plastic tax da un euro al chilo per gli imballaggi e i contenitori, escluse pero’ le sigarette, e la sugar tax sulle bevande. A gennaio scattera’ la web tax sulle grandi societa’ che operano on line: il governo stima di recuperare circa 700 milioni di euro all’anno. Fra le nuove arrivate c’e’ la tassa sulle cartine e sui filtri delle sigarette ‘fai da te’, che nell’ultima bozza e’ scesa da 0,005 euro a 0,0036 euro il pezzo contenuto in ciascuna confezione. Oltre al vizio del fumo e’ tassato anche quello del gioco. Si dovra’ pagare una micro-tassa sulle piccole vincite alle videolotteries, le macchinette che si trovano nelle sale giochi, mentre da maggio aumentera’ al 15% la ritenuta per le vincite sopra i 500 euro. Da marzo salira’, sempre al 15%, il prelievo anche per Gratta e Vinci, Superenalotto, lotterie nazionali e WinForLife. Nuove tasse anche per le auto aziendali, che hanno scatenato polemiche. La norma interviene sulle auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti. Oggi, solo il 30% del valore del benefit concorre alla formazione del reddito mentre a partire dal prossimo la quota passera’ al 100 per cento. Ma non tocchera’ “le aziende piu’ grosse” ne’ le auto “ibride ed elettriche”. LA FAMIGLIA: Un capitolo importante e’ quello dedicato alla famiglia. In manovra e’ previsto un bonus per pagare gli asili nido che, a seconda del reddito, va da 1500 a 3000 euro all’anno. E c’e’ il bonus bebe’: scatta per tutti i neonati, con un ammontare che va da un minino di 80 euro a un massimo di 160 euro al mese a seconda della ‘ricchezza’ dei genitori. Sempre in tema figli, sale da cinque a sette giorni il congedo per i papa’. Fra le ultime novita’, c’e’ anche la rivalutazione al 100% delle pensioni fino a 2.029 euro al mese. LA CASA: Le famiglie avranno agevolazioni anche sulla casa. Resta al 10% la cedolare sugli affitti a canone concordato. Durante i lavori per la manovra era stato proposto di farla salire al 12,5%, evitando comunque che arrivasse al 15% come previsto in caso di mancata proroga della riduzione al 10% introdotta nel 2014. Sulla casa vengono rinnovati i bonus per ristrutturazioni, per l’acquisto di mobili e arriva la detrazione al 90%, senza limiti di spesa, per rifare le facciate dei palazzi (non c’e’ per ora il bonus verde). Viene finanziato il fondo di garanzia per la prima casa e nasce un nuovo fondo da 853 milioni fino al 2033 per la “Rinascita urbana”. CAMBIANO LE DETRAZIONI: Si abbassano, invece, le detrazioni Irpef al 19%: la sforbiciata parte dai redditi oltre 120 mila euro l’anno con il graduale abbassamento, fino ad azzerarsi a quota 240 mila euro. La riduzione interessera’ anche le spese sanitarie, che pero’ continueranno a essere detraibili anche per chi paga in contanti. Per le altre, invece, sara’ necessario presentare pagamenti tracciabili, come bonifici o uso di carte e bancomat. GREEN NEW DEAL, ANCHE PER LA P.A.. C’e’ poi il grande capitolo green che prevede, tra l’altro, 4,24 miliardi dal 2020 al 2023 per un fondo per “operazioni, anche in partenariato pubblico- privato, finalizzate a realizzare progetti” che abbiano obiettivi come “la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile”. Per finanziare queste iniziative, il governo potra’ ricorrere anche all’emissione di Green bond. Anche la pubblica amministrazione sara’ piu’ ‘verde’: dall’anno prossimo il ricambio delle auto dovra’ avvenire, almeno per la meta’, con ibride ed elettriche. PIU’ FONDI, DA PROF A MAGISTRATI: la manovra stanzia risorse aggiuntive per diversi comparti pubblici, dalle forze di polizia, che avranno piu’ fondi per gli straordinari, alla Giustizia, che potra’ assumere 250 nuove toghe. Piu’ fondi anche per la scuola, dai presidi ai docenti di sostegno, passando per “l’innovazione digitale”, e il funzionamento delle scuole “che operano in contesti socio-economici svantaggiati”.


Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2019 - 22:17

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