La maggioranza di governo trova la quadra sul decreto fiscale. Dopo un lungo vertice, iniziato intorno alle 21, é stato dato il via libera al documento che comprende il carcere per gli evasori e l’uso del pos per i commercianti. Per quanto riguarda il primo provvedimento, la norma dovrebbe entrare in vigore alla data di conversione del decreto. L’obbligo per i commercianti di dotarsi di Pos e le relative multe dovrebbero essere invece posticipati a luglio del 2020 in attesa di un accordo sull’abbassamento dei costi bancari. Anche il tetto all’uso del contante sarebbe slittato alla stessa data. “Un risultato importante per il Paese e per tutti i cittadini onesti che pagano le tasse, un segnale inequivocabile per i grandi evasori che sottraggono risorse alla collettività”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, commenta la decisione assunta nel vertice di maggioranza di inserire la stretta sui grandi evasori nel decreto fiscale. “Anche la confisca per sproporzione entra nel decreto legge. Ambedue le norme – ha concluso – entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento”. “Ho due buone notizie per imprenditori, commercianti, artigiani e per tutti gli italiani onesti”. Lo scrive su Facebook il capo politico del M5s e ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo il via libera al decreto fiscale dalla maggioranza di governo. “Il carcere ai grandi evasori entra nel decreto fiscale, come aveva chiesto con forza il M5s – spiega -. E anche la confisca per sproporzione entra nel decreto legge. Ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento. D’ora in avanti chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà finalmente punito con il carcere. Colpiamo i pesci grossi. Per la prima volta uno Stato forte con i forti e non più forte con i deboli. Uno Stato che non ha più paura e che ritrova il coraggio di lottare contro i colossi. Finalmente tocchiamo gli intoccabili”. “Le multe sul mancato uso del Pos sono posticipate al luglio del 2020, nell’attesa di un accordo sull’abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento – continua Di Maio -. Avevamo detto che sarebbe stato ingiusto colpire migliaia di commercianti prima di non aver provveduto ad abbassare i costi delle commissioni bancarie e siamo riusciti a bloccare il provvedimento. Quindi prima si lavora sulle commissioni e poi si ragiona sul resto. Cosi’ non criminalizziamo i commercianti e difendiamo migliaia di attività sul territorio nazionale”. Infine, aggiunge: “sul regime forfettario per i professionisti siamo al lavoro. Sara’ oggetto della discussione nei prossimi giorni”.
Il decreto legge fiscale aumenterà da un minimo di 4 ad un massimo di 8 anni le pene per chi evade più di 100mila euro. Attualmente le pene previste vanno da 1,5 a 6 anni. Lo rende noto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al termine del Consiglio dei Ministri. Bonafede conferma che le norme entreranno in vigore solo dopo la conversione in legge del decreto. Il dl fiscale conterrà anche la confisca per sproporzione. “In Parlamento – sottolinea Bonafede – c’e’ comunque la stessa maggioranza che stasera ha dato via libera al decreto legge”. Per il Guardasigilli “dal Governo parte un segnale inequivocabile di lotta alla grande evasione e alla frode fiscale. Il Governo è dalla parte di chi paga onestamente le tasse”.
Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2019 - 06:47