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La Johnson ritira un lotto di talco per neonati: ci sono tracce di amianto

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Nel mezzo di migliaia di cause legali ancora in sospeso, e dopo anni di secchi dinieghi sulla presenza di sostanze cancerogene nei suoi popolarissimi prodotti al talco, la Johnson & Johnson ha oggi avviato il primo ritiro di un lotto di talco per neonati e bambini. Pur sostenendo che il provvedimento e’ per motivi puramente ‘cautelari’, l’azienda e’ stata costretta alla decisione: ad accertare la presenza di tracce di ‘amianto crisotilo’ in un lotto del prodotto e’ stata infatti la Food and drug administration (Fda), la massima autorita’ governativa Usa deputata al controllo della sicurezza dei prodotti per la salute. Un nuovo caso con gravi ricadute per l’immagine del colosso e conseguenze potenzialmente molto pesanti dal punto di vista legale ed economico. La Borsa di New York ha immediatamente reagito alla notizia del ritiro, e le azioni sono gia’ scese del 4%. Il ritiro riguarda il lotto #22318RB, che include 33.000 confezioni: i consumatori che hanno acquistato i prodotti – tutti online da un rivenditore non ancora identificato – sono invitati a riconsegnarli alla J&J da cui riceveranno un rimborso. Sommersa da migliaia di cause di consumatori che accusano i talchi della J&J di aver causato tumori e altri danni alla salute, l’azienda e’ gia’ stata costretta a pagare risarcimenti sino a 300 milioni di dollari in danni. Quest’ultimo e’ stato deciso da un tribunale di New York pochi mesi fa, a favore di una donna che aveva sviluppato il mesotelioma. Un tumore della pleura. L’esposizione ad amianto crisotilo – chiamato anche amianto bianco, il piu’ usato dalle industrie per la sua versatilita’ e resistenza – e’ stata associata da molti studi ad un forte aumento dei rischi di tumori della pleura, incluso il mesotelioma, della ovaie, dei polmoni. L’ OMS a dichiarato le polveri di amianto sostanze cancerogene. L’azienda ha fatto presente che le tracce individuate dalla Fda nel lotto ritirato erano minime: non piu’ dello 0,00002%. E ha annunciato l’avvio di “rigorose indagini interne”, pur non potendo confermare per ora l’ “integrita'” dei campioni esaminati dalla Fda, e quindi la “validita'” dei dati emersi. Secondo la J&J, miglia di test condotti negli ultimi 40 anni dagli stessi laboratori dell’azienda non hanno mai individuato la presenza di amianto. Secondo gli esperti invece, le sottilissime fibre delle polveri di ‘amianto bianco’, una volta inalate, infiammano la pleura ed i polmoni. E proprio la loro resistenza ne impedisce l’ eliminazione


Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2019 - 20:28
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