Che sia per utilizzo personale, quindi per sfoggiarli come gioielli, o per investimento, opzione molto battuta ultimamente, cresce l’acquisto di diamanti da parte di utenti privati. Nei momenti di criticità dei mercati si tende a puntare su asset in grado di essere riserva di valore, l’oro su tutti.
L’evoluzione del mercato ha aperto le strade anche all’argento ed, in parte, proprio ai diamanti. Acquistare queste pietre preziose presenta criticità maggiori rispetto agli altri due metalli, soprattutto per il rischio di contraffazione. Vediamo allora, brevemente, cosa fare quando si ricorrere ad acquisti di questo genere e, soprattutto, come riconoscere un diamante.
Diamanti autentici e diamanti contraffatti
Esistono diversi test per capire se i diamanti in questione sono reali o contraffatti. Uno dei più noti è il test dell’acqua: quello che si deve fare è prendere un bicchiere e riempirlo d’acqua fredda. Procedere quindi a riscaldare la pietra, con un accendino, per circa 40 secondi e lasciarla poi cadere direttamente nell’acqua fredda. Se affonda si tratta di diamante autentico, altrimenti di uno zircone.
In parallelo possono essere eseguiti altri testi per verificare autenticità diamante: ad esempio guardandolo con una lente d’ingrandimento e cercando le imperfezioni nella pietra. Se non si riesce a trovarne neanche una, è molto probabile che il diamante sia falso. I diamanti veri hanno imperfezioni chiamate inclusioni.
Test per autenticità diamanti
C’è poi il cosiddetto test della nebbia, che consiste nell’alitare sul diamante: si formerà una leggera nebbia a causa dell’umidità e del calore nel respiro. Se la nebbia si dissipa immediatamente, il diamante è reale. Se ci vogliono diversi secondi perché la nebbia si disperda, è probabilmente un diamante falso.
Ultimo test che può essere eseguito, l’esame della luce: consiste nel posizionare il diamante sotto una luce UV ed osservare poi le reazioni. La maggior parte dei diamanti emetterà un bagliore di colore blu, ma non tutti. Alcuni diamanti non brillano alla luce UV. Per questo motivo, se la pietra non brilla, i risultati non indicano necessariamente che si tratta di un diamante falso.
Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2019 - 18:53