Neanche il tempo di recuperare le energie fisiche e mentali della Champions che l’Inter è chiamata a scendere di nuovo in campo. In quattro e quattr’otto c’è da rimettere a posto le idee per tornare in pista, senza sbagliare. A San Siro, sabato alle 18, arriva il Parma di Roberto D’Aversa, amico di lunga data di Antonio Conte. Con quest’ultimo che avverte: “Dovremo fare grande attenzione perché è in un ottimo momento forma, è in salute, ha vinto 5-1 con il Genoa. Hanno giocatori letali nelle ripartenze come Gervinho, che dal nulla ti può tirar fuori qualcosa di velenoso”.Il tecnico nerazzurro sa di dar fastidio alla Juventus, distante solo un punto lassù. Ma nella sua testa, nonostante un passato da gloria bianconera e la stoccata di Andrea Agnelli, adesso c’è solo l’Inter. In conferenza stampa, non pronuncia mai la parola “Juve” ma il messaggio passa ugualmente: “Noi penso che abbiamo iniziato un nostro percorso e dobbiamo essere bravi a guardare a noi stessi e non agli altri”. E all’ambiente interista riserva una tiratina d’orecchie: “Non dobbiamo perdere di vista la realtà e in ogni partita dobbiamo dare il massimo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo. Siamo sulla strada buona. Continuiamo così e cerchiamo poi di vedere dove saremo capaci di arrivare”.Contro il Parma, oltre a Sanchez, mancheranno anche Sensi, Vecino e D’Ambrosio. In rampa di lancio, oltre al ‘Toro’ Lautaro, che continua a vedere rosso e, fuor di metafora, sta segnando con regolarità, c’è il baby Esposito. Sul tema dei giovani Conte, in ogni caso, è chiaro: “Da parte mia non c’è nessun timore. Ricordate che Pogba arrivò a 18 anni e io lo feci giocare dopo due mesi. Disputiamo partite importanti e non c’è solo l’obiettivo del lancio del giovane, ma avere i tre punti. Io non lancio i giovani. Bastoni ed Esposito sono delle certezze”. E il 17enne di Castellammare di Stabia (Napoli) per l’allenatore lo è davvero. E’ entrato contro il Borussia Dortmund, si è procurato un rigore ed è andato neanche troppo lontano dal gol. Per Conte, in ogni caso, questo “è un momento in cui dobbiamo fare di necessità virtù ed essere bravi a superare delle difficoltà. La perdita di Sanchez è stata notevole e abbiamo sdoganato Sebastiano (Esposito, ndr). Stiamo cercando di recuperare energie fisiche e nervose e dobbiamo preparare la partita, pronti a dare battaglia: Lo eravamo contro il Borussia, lo saremo contro il Parma”. I gialloblù sono reduci dal successo più che rotondo contro il Grifone e, come al solito, non faranno solo una gita a San Siro. “Giocheremo in uno stadio importante contro una squadra forte allenata da uno dei migliori allenatori d’Europa. Da parte nostra ci deve essere la convinzione e la volontà di cercare di andare a fare risultato”, mette in chiaro D’Aversa. E Conte, che sa usare bene il bastone e la carota, promuove Brozovic: “E’ diverso rispetto a Pirlo. Per me è stata una scoperta positiva, ha tutte le caratteristiche per diventare un giocatore top. Brozo sta facendo bene, ma lui sa che io sono molto esigente e sa dove migliorare per diventare top a tutti gli effetti”. Se la ricetta è avere “giocatori forti e affidabili”, nel contempo, “avere un’anima italiana è anche importante”, chiarisce. D’altronde, per l’ex tecnico del Chelsea, “in Italia siamo più pignoli e tattici rispetto all’estero”.
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