Carcere se si superano i 100 mila euro di evasione fiscale. Confisca per sproporzione, già prevista per i mafiosi. E ancora: un inasprimento delle pene detentive per i principali reati tributari. Tradotto: soglie più basse per la punibilità e più anni di carcere per chi viene scoperto. Ma sono previste anche attenuanti nei confronti di chi ammetta eventuali illeciti, abbia in corso procedure di regolarizzazione e per le imprese che avviino percorsi di concordato. Il pacchetto è pronto, ha spiegato ieri il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. E oggi sarà in discussione in consiglio dei ministri per stabilire i dettagli della norma e decidere quale strumento utilizzare per inserirlo nella manovra. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sta lavorando per individuare la soglia dalla quale potrà scattare il carcere per i grandi evasori, e l’idea ruota intorno ad una soglia di 100mila euro, per il reato più grave, la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Quello delle fatture false è infatti uno dei reati più gravi fra gli illeciti fiscali. Il nodo sarà sciolto presto, perché domani è prevista la presentazione del pacchetto che contiene le norme per il carcere dei grandi evasori e la confisca per sproporzione. “Il messaggio che do sempre – ha spiegato ancora Bonafede – e’ che si deve avere rispetto per le persone oneste. La stragrande maggioranza degli italiani paga le tasse onestamente e per pagarle di meno dobbiamo pagarle tutti”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Ottobre 2019 - 07:30