Napoli. Non fu omicidio volontario ma preterintenzionale e per questo motivo che le condanne sono quasi dimezzate dai giudici della quarta sezione della Corte di Assise di Appello (presidente Roberto Vescia) nei confronti dei tre giovani di Secondigliano che la notte tra il 9 e 10 aprile 2016 uccisero il 21enne Fabio Giannone, travolgendolo con un’auto e poi organizzarono un finto incidente stradale. E’ quanto emerge dalle 42 pagine delle motivazioni della sentenza. I magistrati hanno accolto in gran parte i motivi di Appello proposti dall’avvocato Marco Argirò (difensore di Vincenzo De Luca). In primo grado erano stati tutti condannati a 30 anni di carcere ma la Corte di Assise di Appello ha quasi ribaltato le condanne riducendole sensibilmente. Vincenzo De Luca detto o’ rannat è stato condannato a 19 anni e otto mesi; Pasquale Paolo condannato a 17 anni e infine a Simone Scaglione la pena minore, ovvero 14 anni di reclusione. Una storia di violenza e di vendette familiari incredibili all’interno di un contesto criminale e camorristico anche se lo sfortunato Fabio Giannone era estraneo a quel contesto. Una storia incredibile. I primi due avevano investito con un’ auto rapinata Giannone, che viaggiava in sella uno scooter, per vendicarsi di un pestaggio subito ad opera di Giannone e del fratello il 4 gennaio 2016, nel quale De Luca aveva riportato numerose fratture. Il pestaggio era stato causato dal danneggiamento delle vetrine di un negozio di abbigliamento di proprietà di uno zio dei fratelli Giannone, avvenuto nella notte del Capodanno 2015 da parte di De Luca. Il cadavere di Giannone fu trovato sotto una “Citroen C3”, abbandonata al centro della carreggiata con le porte aperte. Accanto vi era uno scooter “Honda SH” di proprietà di Giannone. Dal processo di Appello e dalla motivazioni è emerso chiaramente la non volontarietà dell’investimento da parte di De Luca che del resto dopo il fatto scoppiò in lacrime. Aveva sempre sostenuto che voleva dare una lezioni a Giannone e non ucciderlo anche alla luce del fatto che i due erano amici di vecchia data e anche le famiglie.
Si riaccende il dibattito sul futuro dello stadio Diego Armando Maradona. Il sindaco di Napoli,… Leggi tutto
Alessandro Nesta non è più l’allenatore del Monza. La società brianzola ha deciso di cambiare… Leggi tutto
Sette minorenni sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Afragola, secondo l'ordinanza di custodia… Leggi tutto
Nel corso della trasmissione "Storie Italiane" su Rai 1, Angela Iannotta ha rilasciato una testimonianza… Leggi tutto
In scena al Teatro Karol di Castellammare di Stabia, sabato 28 dicembre, la "Tombolata Show"… Leggi tutto
Stretta contro il gioco d’azzardo illegale nell’agro aversano. Il Questore di Caserta, Andrea Grassi, ha… Leggi tutto