Avviso conclusione indagini a ex amministratori e tecnici per la vicenda di una bancarotta fraudolenta che interessa Gesema ambiente e patrimonio srl, società in house del comune di Mercato San Severino, nel Salernitano, il cui capitale sociale era interamente detenuto dell’ente territoriale. La srl è stata dichiarata fallita il 7 febbraio di due anni fa dal tribunale di Nocera inferiore. La società gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti e la manutenzione del patrimonio comunale ed era sottoposta al controllo del Comune e beneficiaria di affidamento diritto dei servizi. Il sindaco, in base a un regolamento e a una delibera del Consiglio Comunale del 2009 aveva il ruolo di dominus e gestore della società, con rappresentanza all’interno dell’assemblea dei soci e potere di nomina di amministratori, collegio sindacale amministratore delegato. Le indagini hanno mostrato che dal 2010 Gesema aveva subito una significativa erosione del capitale sociale per mancati pagamenti proprio dal Comune, socio unico e unico fruitore dei servizi. Secondo gli inquirenti, l’ente territoriale scaricava sulla società i costi dell’erogazione dei servizi, facendole accumulare debiti, senza pagare i corrispettivi per i servizi e attribuirle le risorse necessarie per riportare il bilancio in equilibrio. I fondi risparmiati venivano impiegati per finalità diverse, dicono i pm, “verosimilmente dirette alla visibilità alla costruzione del consenso politico”. Una gestione che si è protratta per anni, falsificando anche scritture contabili fino al dissesto di Gesema determinato dal omesso versamento di imposte tasse e contributi con un accumulo di debito con il fisco per circa 2 milioni di euro. Inoltre ci sono stati contratti di factoring con cessioni di crediti non pagati, con un conseguente aggravio di costi, una ricapitalizzazione fittizia con il conferimento di immobili di proprietà dell’ente in cui c’erano scuole e che non potevano essere impiegati dalla Gesema. Sono poi state svendute partecipazioni ad altre società, generando una vicenda giudiziaria che e’ al centro di un procedimento pendente alla procura di Milano che ha chiesto il sequestro preventivo di due società. Tra le vicende oggetto di questa indagine della Guardia di finanza salernitana, anche la cessione a titolo gratuito in favore della Fondazione Teatro Comunale Mercato San Severino, che non ha mai ottenuto il riconoscimento di personalità giuridica e una iscrizione nel registro specifico del ramo di azienda costituito dalle beni materiali e immateriali del nuovo teatro comunale, e cioè la sala teatro, quella cinematografica, la sala conferenze, camerini e spogliatoi. In questo modo sono stati addossati alla società fallita i costi di gestione e le obbligazioni connesse al complesso aziendale ceduto.
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