In un caso avevano bloccato uno dei camion della ditta costringendo l’operaio a non distribuire i prodotti per la vendita. Le condotte estorsive e di minaccia erano finalizzate a impedire la libera commercializzazione, da parte delle vittime, del latte e dei prodotti da esso derivati nell’area “controllata” dal clan De Feo, impedendo, di fatto, il libero commercio e controllando, in questo modo, un significativo settore della locale economia. Le indagini condotte dalla Dia di Salerno, integrate da intercettazioni telefoniche e ambientali- eseguite nell’estate-autunno del 2018 – sono state corroborate anche da persone informate e da alcune conversazioni whatsapp ed hanno permesso di ricostruire le minacce e le intimidazioni perpetrate dagli arrestati nei confronti dei dipendenti della vittima. Il provvedimento eseguito stamane si inserisce nel più ampio contesto investigativo emerso con gli arresti di aprile scorso che ha documentato l’operatività e l’esistenza, nella Piana del Sele, del clan De Feo.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata dal personale della Dia a Vito De Feo, già detenuto in carcere e a Massimo Romano, detenuto ai domiciliari, che è stato trasferito alla casa circondariale di Salerno.
Articolo pubblicato il giorno 15 Ottobre 2019 - 16:38