Gli espositori pubblicitari espongono, come dice il termine, la merce. Attraverso essi, i prodotti promuovono se stessi, tanto che la loro posizione sull’espositore può essere studiata. Li trovate spesso vicino al bancone (o vicino le casse del supermercato, come alle “svolte” tra un reparto e l’altro). Contengono articoli della stessa categoria: espositori di pile, di patatine confezionate, di caramelle ecc. Sono oggetto di vere strategie di comunicazione e possono focalizzare l’attenzione anche sui nuovi arrivi o sui prodotti in offerta.
C’è tutta una serie di ragioni per scegliere un’azienda italiana. È più facile verificarne l’esperienza e saggiare la qualità dei prodotti, se è una società conosciuta la sua reputazione è particolarmente diffusa nella comunità di chi parla italiano. Potete trovare recensioni nella nostra lingua, talvolta anche articoli di testate e portali sul made in Italy. Naturalmente internet abbatte le distanze e potete leggere commenti in lingua italiana di ogni marca di ogni Paese del mondo ma la storia di un’azienda italiana è più conosciuta nel Paese di origine.
Su internet trovate realtà, anche italiane, che si occupano di questo settore. Su cemab.com, per esempio, potete scegliere il modello che preferite. Alcune aziende hanno un ufficio tecnico a disposizione dell’utente e del potenziale cliente: prendendo gli opportuni contatti, potete farvi realizzare un espositore appositamente per voi. Questo è più difficile da fare con un’azienda straniera, a meno che non abbia referenti nel nostro Paese.
L’espositore da terra è proprio la tipologia che ci viene in mente se pensiamo a questo accessorio commerciale. È quello tipico che troviamo al supermercato, si sviluppa in verticale ed è poggiato sul pavimento. La forma e il modello dipendono molto dai prodotti che dovrà contenere: per esempio, un espositore per saponi e shampoo avrà degli scaffali con scomparti stretti e alti, magari sarà molto sviluppato in lunghezza; un espositore che presenta solo ripiani è l’ideale per le piante, che hanno bisogno di aria e di spazio e, quindi, più che altro di un piano orizzontale su cui riporre il vaso; i supporti per frutta e verdura li abbiamo ben presenti, avranno scomparti grandi, che riescono magari a contenere una cassetta della frutta, non saranno tanto alti perché abbiamo bisogno di vedere l’articolo prima di prenderlo.
Gli espositori da banco sono più piccoli, li trovate al negozio quando andate a pagare, sul bancone. Quelli delle caramelle e delle gomme dal tabaccaio o degli accessori per capelli in profumeria, per esempio. Alcuni dispenser sono molto eleganti. È importante ricordare che l’occhio vuole la sua parte: scegliete un modello che si sposi con l’arredamento del negozio e con i suoi colori. Anche se optate per una tonalità che spezza con i colori di pareti e mobili, per attirare l’attenzione, non lasciate mai che l’eleganza perda terreno. Tanto, potete giocare sulla posizione dell’espositore e su come sono disposti i prodotti sopra.
Possibilmente, optate per un’azienda che preveda soluzioni ecologiche ed etiche: modelli realizzati con materiale riciclabile, macchinari a basso impatto ambientale, tutela della salute degli operai ecc. In generale, consultate le certificazioni relative ai prodotti.
Nello sviluppo di una campagna l’espositore può giocare un ruolo importante. Attrae l’attenzione su una merce. Se vogliamo che le persone notino un prodotto, perché è un nuovo arrivo, perché è in offerta, perché, diciamolo, sono rimanenze che vogliamo smaltire, l’espositore è lo strumento giusto, quello che il cliente nota nonostante la fretta. Bisogna ricordarsi di non esagerare: se lo scopo è focalizzare l’attenzione su un prodotto non ha senso mettere tanti espositori per la merce più varia. Si può creare anche abitudine: l’acquirente sa che in quel punto troverà quel prodotto o quella categoria di prodotti, oppure articoli in offerta. In linea generale, tutti sappiamo che le pile e le caramelle, probabilmente, le troveremo vicino la cassa o sul bancone.
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