Un nuovo soggetto politico per l’equità territoriale, il Movimento 24 Agosto, sarà presentato il 13 ottobre prossimo a Cosenza. L’incontro avverrà a partire dalle 9.30, nel cinema Modernissimo e si concluderà entro le 14,00.
Il M24A nasce per abbattere le disparità territoriali e nei diritti fra cittadini di uno stesso Stato, che dall’Unità a oggi dividono il Paese, concentrando gli investimenti pubblici nel CentroNord, condannando il Mezzogiorno a essere la più vasta area europea senza treni, autostrade, infrastrutture, con la più alta emigrazione e disoccupazione giovanile (tra le più elevate d’Europa) e, da alcuni anni, persino in calo demografico.
Il 24 agosto scorso, su invito del giornalista e scrittore Pino Aprile, esponenti della variegata galassia meridionalista si incontrarono nel Parco storico della Grancia, fra Potenza e Matera, per reagire all’abbandono del Sud, da parte dei governi di ogni colore, disposti a contrattare la concessione di ulteriori privilegi alle Regioni più ricche e addirittura a votare quale “priorità nazionale”, la realizzazione della linea Tav per le merci, da Torino a Lione, pur dichiarata un’opera in perdita dall’apposita commissione ministeriale, mentre da quasi 160 anni, Matera aspetta ancora di essere raggiunta dalla ferrovia; le due più grandi città del Mezzogiorno continentale, Napoli e Bari, sono ancora senza collegamento diretto; in Sicilia, possono volerci sino a 14 ore per fare in treno 300 chilometri, ma nella sola Lombardia ci sono più corse ferroviarie che in tutte le sette regioni del Sud messe insieme.
“Vedere i parlamentari del Mezzogiorno votare per quella inutile Tav, senza dire una parola sull’abbandono del Sud a se stesso”, dice Aprile, “è stato il colmo della vergogna”.
M24A non è un movimento territoriale: mira all’equità, il cui fine è ottenere che a tutti i cittadini siano garantite le stesse opportunità per sviluppare le proprie doti. Cittadini alla pari, perché questo dice la Costituzione; e questa è la condizione irrinunciabile per accettare di vivere nello stesso Paese.
«M24A», continua Aprile, «non è un partito, non avrà una risposta su tutto, per tutti, una “linea” obbligata, ma avvierà iniziative politiche, per mostrare al Paese la quantità di violenza contenuta nelle politiche governative contro il Sud e i diritti dei suoi abitanti e far capire come queste scelte scellerate abbiano costruito il divario fra “le due Italie”. Chiunque (meno delinquenti e razzisti) potrà prendere parte alle azioni dimostrative di M24A, se le condivide».
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