Casoria. Affidamento beni confiscati alla camorra: parte la denuncia dei consiglieri Elena Vignati, Gaetano Palumbo e Mauro Baratto. Occhi puntati della Procura. Atti e avviso non pubblicati: denunciate anche incongruenze sulle date. Attraverso una richiesta inviata direttamente al sindaco Raffaele Bene e al Presidente del consiglio comunale, i tre esponenti della minoranza hanno sollevato una serie di dubbi che, se confermati dai fatti, potrebbero aprire le porte a una serie di accertamenti da parte della magistratura inquirente e delle Prefettura di Napoli. Lโindagine interna messa in campo dai tre consiglieri รจ stata prodotta dopo lโannuncio da parte del primo cittadino di aver avviato l’iter per lโaffidamento di beni confiscati alla criminalitร organizzata e acquisiti al patrimonio del Comune. Ad entrare nel merito della vicenda la consigliera Vignati. โIl giorno primo ottobre, facendo seguito alla delibera di giunta del 19 settembre, lโamministrazione comunale pubblicava un comunicato stampa in cui si dava conto che sul sito dellโente era presente e pubblicata la manifestazione dโinteresse concernente lโaffidamento di tre beni confiscati alla criminalitร organizzata sul territorio di Casoria. Ma purtroppo โ afferma Vignati – , fino al 7 ottobre non รจ stato possibile visionare la manifestazione dโinteresse nel mentre scaduta il giorno successivo. La cosa assume contorni ancor piรน discutibili, se si pensa che il presidente di unโassociazione del territorio, ha pubblicato sui social un post in cui si dava contezza della scadenza del bando. ร chiaro che un iter del genere nulla ha a che vedere con la trasparenza che unโamministrazione pubblica dovrebbe assicurare, specie se riguarda un tema sensibile come quello dellโaffidamento a terzi di beni confiscati alla camorraโ. La manifestazione dโinteresse โ cosรฌ come rimarcato nel comunicato stampa del comune -, รจ stata promossa dallโassessorato al Patrimonio, per individuare un soggetto del terzo settore che, per ogni bene messo a bando, unitamente al Comune, presenterร poi il progetto alla Regione Campania. Per il Comune di Casoria, tra i beni confiscati disponibili, si รฉ deciso di selezionarne tre. Si tratta di una villa su tre livelli in via Monte Bianco, di un appartamento in via Giovanni Amato e di un terreno in localitร “La Stellaโ. Lo stesso Bene aveva dichiarato che โla lotta alla criminalitร organizzata e lโinclusione attiva della cittadinanza attraverso simili iniziative, sono prioritร per la nostra azione di governo di Casoriaโ. (gdn)
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2019 - 18:47