Casavatore. Protocollo di legalità e ritardi amministrativi: in forse anche per il 2020 la storica “Festa dei Gigli”. Scatta l’operazione “Festa pulita” delle forze dell’ordine e della Prefettura di Napoli in merito a presunti e possibili condizionamenti della festa con la modifica e il mancato rispetto del protocollo di legalità. Colpa dei tempi troppo brevi e la fretta dell’amministrazione comunale nell’interpretare lo statuto, che anche per il 2020 potrebbe verificarsi un nuovo stop della storica kermesse. Visto che sono ancora impresse nella mente della città le presenze “oscure” durante i festeggiamenti per la vittoria del sindaco Maglione certificate da interrogazioni parlamentari e dalla convocazione in Prefettura del tavolo sull’ordine pubblico e sicurezza. Ma cosa sta accadendo in concreto al Comune ? Quale sarà l’indirizzo del sindaco Luigi Maglione sulla vicenda ? La vicenda appare tutta in salita visto che per rispettare il regolamento Antimafia il sindaco dovrà obbligare i partecipanti alla presentazione dei casellari giudiziari e carichi pendenti unificato, l’assenza di rapporti di parentela con gli amministratori comunali e dell’incompatibilità degli stessi politici a costituitisi in comitato. Tra l’altro è fatto obbligo della costituzione di conti dedicati con flussi finanziari tracciabili e relative fatture di provenienza. Insomma, festa punto è a capo. La commissione straordinaria aveva già annullato l’evento per questi motivi e come conseguenza dello scioglimento per camorra che ha colpito l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Lorenza Orefice. Con deliberazione del commissario straordinario del 2015, era stato siglato protocollo d’intesa sottoscritto tra il legale rappresentante pro-tempore dell’ente ed il presidente del comitato generale dei festeggiamenti in onore del santo patrono, avente ad oggetto proprio l’organizzazione della festa dei gigli che si svolge sul territorio comunale. Con successiva deliberazione del commissario straordinario Giovanni Lucchese era stato approvato il nuovo statuto della festa dei gigli, entrato in vigore il giorno successivo alla conclusione dei festeggiamenti 2015. Lo statuto così voluto dal Prefetto Anticamorra però, fu nonostante le attenzioni dell’Antimafia, parzialmente modificato dalla politica e per questo contestato in sede di Accesso e presente negli atti dello scioglimento. Insomma, anche stavolta la Procura pare voglia vederci chiaro. (gdn)
Articolo pubblicato il giorno 7 Ottobre 2019 - 08:33