Il sindacato di polizia penitenziaria Osapp ha proclamato lo stato di agitazione della categoria. Motivo, le mancata risposte del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria soprattutto al problema delle aggressioni nelle carcere, “sempre più frequenti e gravi in danno del Personale di Polizia Penitenziaria”. Nei mesi scorsi era stato avviato sul tema un “serrato confronto” che avrebbe dovuto portare all’emanazione di una circolare da parte del capo del Dap, ma non e’ stata “nè predisposta, nè diffusa”, lamenta il sindacato, “con cio’ privando gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria di un utile strumento di indirizzo e di ‘difesa’ contro le quotidiane e sempre più indisturbate esternazioni violente della popolazione detenuta”. Non solo: resta irrisolto anche il problema il pagamento delle quote arretrate per gli oneri alloggiativi delle caserme del Corpo di Polizia Penitenziaria, fino al 2018. Dopo una “provvisoria sospensione” le direzioni degli istituti penitenziari “stanno nuovamente richiedendo/pretendendo dal Personale il pagamento degli arretrati”.
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