Salerno. Si cercano i complici e i fornitori del gruppo di pusher sgominato ieri dai carabinieri e che aveva messo su una serie di piazze di spaccio modello Scampia con tanto di vedette all’Università di Fisciano e in alcuni comuni dell’agro nocerino sarnese. E non a caso gran parte della droga veiva acquistata proprio a Scampia.Sono 14 le ordinanze cautelari emesse dalla Dda di Salerno. n carcere sono finiti Gennaro Vitolo, 36 anni di Nocera Inferiore, Natale Tipaldi, 25enne di Castel San Giorgio già noto per reati di droga e rapina, Gioacchino Moscariello, 34enne di Pagani accostato alla cosca dei Fezza/Petrosino. Quindi Alfonsina Galluzzo, 40 anni di Castel San Giorgio compagna di Gennaro Vitolo; Giuseppe Caso, 31enne di Nocera Superiore; Salvatore Barone, 34 anni di Nocera Inferiore; Francesco Barone, 30enne di Pagani; Antonino Liberti 39enne di Nola; Salvatore Marazzito 45 anni di Nocera Inferiore, Luisa Settembre 21 anni di Castel San Giorgio; Mario Gebre 27enne di Salerno ma domiciliato a Castel San Giorgio; Giuseppe Manuel Picarella 27 anni di Mercato San Severino; Carmine Rega 28enne di Castel San Giorgio e Enrico Iennaco 28enne di Castel San Giorgio.
Sono tutti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati anche eseguiti quattro decreti di perquisizione locale nei confronti di altrettante persone coinvolte a vario titolo per gli stessi reati. La complessa indagine condotta dal nucleo investigativo e’ stata avviata nel novembre 2016 approfondendo una precedente attivita’ della compagnia di Mercato San Severino. L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di una fitta rete associativa che coinvolgeva una pluralita’ di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina, crack ed eroina, operativa nell’area nord della provincia salernitana, con cessioni effettuate non esitando di portare al seguito, talvolta, un bambino, figlio di un indagato. Gli indagati erano divisi in due gruppi criminali, uno operante tra Nocera Superiore, Pagani e comuni limitrofi e l’altro a Castel San Giorgio con la frequenti rifornimenti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti direttamente a Scampia, Castel Volturno e a Pagani da un soggetto pregiudicato vicino agli ambienti del clan camorristico Fezza D’Auria Petrosino.
L’Università degli Studi di Salerno ringrazia, in una nota, “il Comando Provinciale dei Carabinieri, guidato dal colonnello Gianluca Trombetti, per aver concluso con successo l’indagine relativa all’operazione antidroga avviata su indicazione della Direzione distrettuale antimafia”. “La notizia dell’individuazione di un’associazione dedicata allo spaccio di sostanze stupefacenti, operativa nei comuni dell’Agro Nocerino e per alcune attivita’ nei pressi del campus di Fisciano – commenta il rettore Tommasetti – ci conforta e ci rassicura sul lavoro di collaborazione e sinergia avviato e consolidato con le forze dell’ordine del nostro territorio”. “Tutti gli interventi realizzati per il potenziamento dei livelli di sicurezza dei nostri spazi universitari, non in ultimo la recente attivazione di un circuito di 314 telecamere installate tra i due campus, hanno come unico grande obiettivo quello di garantire i nostri studenti, le loro famiglie e rendere i campus Unisa spazi sempre piu’ sicuri, vivibili e protetti”, conclude il rettore
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