Cervino. Il processo d’Appello ha fatto emergere i gravi indizi di colpevolezza a carico di Pietro Esposito Acanfora. Questa la conclusione a cui è giunto il procuratore generale al termine della sua requisitoria nel processo a carico dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Cervino accusato dell’omicidio del sindaco Giovanni Piscitelli, ucciso e bruciato in auto. La richiesta è stata di quattordici anni di reclusione.
Alla base della pena invocata dal Procuratore Generale ci sarebbero alcune contraddizioni emerse nel corso del processo tra quanto riferito dallo stesso Esposito Acanfora e le dichiarazioni di altri testimoni. Incongruenze che hanno spinto il procuratore a chiedere la conferma dell’intero quadro indiziante e quindi di condannare l’imputato (assolto in primo grado).
A metà novembre ci saranno le arringhe dei difensori. Il 28 febbraio del 2008 Piscitelli fu ritrovato in località Durazzano, a qualche metro di distanza dalla propria vettura data alle fiamme. L’allora primo cittadino era riuscito a scendere dal veicolo per tentare di porsi in salvo, ma le ustioni non gli diedero scampo. Venne trovato bruciato dalle gambe in su.
Al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, infatti, Esposito Acanfora fu assolto in primo grado “per non aver commesso il fatto” dal giudice Marcello De Chiara.
Serata di scontri nella Capitale, dove un gruppo di ultras della Lazio ha aggredito i… Leggi tutto
Sabato 25 gennaio 2025 alle ore 16.00, la libreria Mondadori Bookstore di Napoli ospiterà Andrea… Leggi tutto
Torino – Vent'anni di botte, insulti e minacce, culminati in un processo che si sta… Leggi tutto
Le attuali condizioni meteorologiche presentano un cielo prevalentemente nuvoloso, caratterizzato da una certa variabilità. Ci… Leggi tutto
Il mare durante la giornata si presenterà da poco mosso a mosso, influenzato dalle condizioni… Leggi tutto
Napoli - Notte vivace in Piazza Bellini tra chi si gode la movida e gli… Leggi tutto