Arzano. Scacco al clan “della 167”: i carcere in guaglioni degli Amato- Pagano. I Carabinieri della Tenenza di Arzano guidati dal tenente Marco Passamonti, a seguito di una vasta operazione anticrimine hanno tratto in arresto il pregiudicato 37enne Raffaele De Rosa. I militari lo hanno bloccato De Rosa in via Santa Giustina – nel vecchio centro -, subito dopo che lo stesso aveva ceduto una dose di hashish ad un “cliente”. Poco prima Abate, seduto su una sedia, aveva indicato all’acquirente una zona defilata, dove lo aveva raggiunto per consegnargli la dose. Dopo averne osservato i movimenti gli uomini delle Benemerita sono intervenuti e hanno bloccato entrambi. De Rosa è stato trovato in possesso di tre dosi di hashish per complessivi 7,4 grammi e di 175 euro in contante, ritenuto provento dell’attività illecita. Sottoposto ai domiciliari, ha incassato la convalida dell’arresto. L’acquirente, al quale è stata sequestrata la dose poco prima acquistata, è stato segnalato alla Prefettura. A finire in manette anche Davide Abate, 33enne già noto alle forze dell’ordine in quanto ritenuto contiguo al clan della 167 e conosciuto nell’ambiente con l’alias di o’ tumore. Abate era in sella del suo scooter in Via Colombo, a poche decine di metri dal rione quando è stato notato da una pattuglia di carabinieri della locale tenenza. Sapendo che lo stesso non avesse mai conseguito la patente gli hanno intimato l’alt. Il 33enne ha prima finto di fermarsi e poi è fuggito via. Durante l’inseguimento per le strade della città, Abate ha abbandonato il veicolo e ha continuato la corsa a piedi. Ha poi recuperato una bicicletta e ha ripreso a fuggire, sperando che i militari non lo notassero. Speranze vane, il 33enne è stato inseguito, bloccato e arrestato. Anche per Abate sono scattati i domiciliari poi convalidati. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. Proprio Abate, nel 2015 fu tratto in arresto per estorsione aggravata dal metodo mafioso – con condanna definitiva – , a seguito di una brillante operazione Antimafia dei carabinieri di Arzano in quanto, unitamente ad altri appartenenti al gruppo criminale delle 167 -costola degli Amato –Pagano – furono accusati di diverse estorsioni ai danni di alcuni commercianti e un imprenditore della zona. I militari avevano scoperto che i quattro chiedevano 50 euro al mese ai venditori di sigarette di contrabbando per esporre la propria bancarella in strada. (gdn)
Articolo pubblicato il giorno 2 Ottobre 2019 - 07:32