#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 24 Aprile 2025 - 13:21
15.4 C
Napoli

Ancelotti; Champions emozionante, per Napoli test

facebook
HH – Heinrich Himmler i semi dello sterminio, in scena...
Comicon 2025: tutti gli ospiti, le anteprime e gli eventi...
Inter-Roma a Fabbri, Mariani per Napoli-Torino: ecco le scelte arbitrali...
Tragedia del Faito, oggi autopsia sulle vittime e nuovo sopralluogo...
Giro Giro Napoli omaggia la storia della città per i...
Arte e Poesia in nome della Pace e della Libertà:...
Alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, Nadia Terranova presenta Quello...
XI edizione di Una giornata Leggend…aria – Libri e lettori...
Droga nel Beneventano, controlli serrati nel periodo pasquale: 11 segnalati...
Frana Ischia, in arrivo 10 milioni per le imprese colpite:...
Controlli straordinari nell’Avellinese: denunce, fogli di via e guida sotto...
Napoli, giovani truffatori avevano preso di mira gli anziani di...
Altavilla Irpina, sequestrato autolavaggio abusivo: evasione totale dal 2021 e...
Ecco chi sono i baby rapinatori dei supermercati
Casavatore, elezioni senza parlare di camorra: occhi puntati della Prefettura...
Campi Flegrei, nuovo sciame sismico: scossa di magnitudo 2.0 avvertita...
Camorra, le telecamere hanno inchiodato killer e mandanti dell’omicidio di...
Oroscopo di oggi 24 aprile 2025 segno per segno
Napoli, spari al rione Villa: Il prefetto rafforza i controlli
Sversamenti illeciti nel fiume Sabato: sequestrata azienda edile a Montefredane
Aversa, furto in un’azienda grafica: arrestato 22enne
Avellino e Benevento: controlli a Concerie e Autolavaggi
Scontro frontale a Taurasi: grave un ferito, elitrasportato ad Avellino
James Senese rassicura i fan: “Ci vediamo presto”
Napoli, nuova sparatoria a piazza Capri: auto crivellata di colpi
Tragedia del Faito, De Luca in ospedale dal 23enne ferito
Clan Licciardi, la “mesata” per comprare il silenzio: 2.500 euro...
Marano, pusher ucciso e dato alle fiamme: condannati gli assassini
Inter appesa a un filo: tra sogno triplete e l’incubo...
Lo Spezia cambia ancora proprietà: il club passa al magnate...

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Il trofeo vinto con il Milan nel 2003 e’ stato il mio primo, quindi sicuramente il piu’ importante. Ho vinto altre due volte, ma la prima ha un sapore speciale, anche perche’ fu una finale tra due squadre italiane, quando il calcio italiano era al massimo livello. Nel 2014 giocammo una grande UEFA Champions League, quel Real Madrid voleva fortemente conquistare ‘La De’cima’. E’ stata la vittoria di un ambiente che voleva ‘La De’cima’. Per il Napoli la Champions League e’ una verifica. Il Napoli non ha mai ottenuto grandi risultati in questa manifestazione nella sua storia, quindi per noi rappresenta un test per cercare di fare sempre meglio”. Cosi’ Carlo Ancelotti racconta il suo rapporto con la Champions League in una intervista al sito web dell’Uefa nella settimana che vede il Napoli impegnato nella trasferta di Salisburgo. Il tecnico emiliano e’ il piu’ vincente della storia nelle competizioni europee per club visto che ha vinto 2 Champions League con il Milan e 1 con il Real Madrid ma anche 3 Supercoppe europee con i rossoneri e le merengues e una Coppa Intertoto con la Juventus. Il tecnico ha ripercorso il suo rapporto con la massima competizione internazionale per club sin da quando era un calciatore: “Il primo ricordo – dice – che ho della Coppa dei Campioni nella mia carriera e’ nel 1984. Mi infortunai, ma la Roma raggiunse la finale. Poi il trionfo del 1989, nella finale di Barcellona contro lo Steaua Bucarest. Ricordo tutto. L’atmosfera prima della finale, con 90.000 tifosi del Milan. Poi ricordo le difficolta’ della mia seconda finale, contro il Benfica a Vienna. Sono memorie vive. Giocare la finale di Champions League e’ l’highlight della carriera di qualsiasi calciatore. La Champions League e’ la competizione piu’ importante del mondo, la piu’ emozionante, anche per via dell’eliminazione diretta”. Ancelotti ricorda gli inizi da bambino all’oratorio fino alla fine della sua carriera da calciatore: “Non ho mai rimpianto -spiega – di aver smesso presto. Mi sono ritirato a 33 anni, ma con tutti i problemi alle ginocchia non e’ stato difficile lasciare. Mi ritengo fortunato di aver iniziato la carriera da allenatore. Sono sempre vicino all’azione, anche se non posso intervenire direttamente. Un allenatore dipende dai suoi giocatori in campo. Puo’ dare delle istruzioni, su cio’ che i calciatori possono fare in campo. Conoscenza ed esperienza sono molto importanti per un tecnico. Se pensi che possa bastare essere un grande calciatore per diventare un grande allenatore, ti sbagli. Ci sono molti aspetti: non solo tattica, ma anche il rapporto con i giocatori, con la societa’ e con i media. Io ho avuto molta fortuna ad allenare grandi giocatori. Rende tutto piu’ semplice. Tutti pensano che sia difficile allenare grandi campioni, ma in realta’ rende tutto piu’ semplice: oltre ad avere grande qualita’ sono quasi sempre i piu’ seri e professionali”.


Articolo pubblicato il giorno 21 Ottobre 2019 - 21:04

ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento