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ADL a ruota libera, ne ha per tutti, da Koulibaly a Insigne

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“Io sono affezionato a Koulibaly e non l’ho venduto neanche per 150 milioni, poi arrivera’ un momento in cui Koulibaly bisognera’ venderlo per forza”. Lo ha detto il presidente del NAPOLI, Aurelio De Laureentiis, a margine della firma della convenzione con il Comune per lo stadio San Paolo. Parlando di cessioni, De Laurentiis ha commentato anche la corte di Real Madrid e Barcellona a Fabian Ruiz: “Se io – ha affermato – mi convinco a pagare uno che e’ sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissa’ quanti altri ne troveremo, la porta e’ sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore”. Per Mertens “non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che eta’ ha. Se poi un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perche’ viene strapagato questo e’ un problema suo”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine della firma della convenzione con il Comune sullo stadio San Paolo. Parlando delle offerte per Mertens (che e’ in scadenza di contratto al 30 giugno 2020) dalla Cina, De Laurentiis ha detto. “Se, perche’ viene strapagato – ha aggiunto – va a vivere due o tre anni di merda, questo e’ un problema suo, nel quale io non posso entrare. Non posso considerare concorrenziale la Cina, che considero lontana. Se altri la considerano vicina sono problemi loro, che non mi riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti, e lavorare in quello che ti piace, o se vuoi lavorare solo per soldi. Se consideri i soldi un fine vadano in Cina”. “Non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perché viene strapagato, questo è un problema suo”. Lo ha detto il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, rispondendo a una domanda sul futuro di Mertens e Callejon. “Non posso considerare concorrenziale la Cina, che considero lontana – ha aggiunto De Laurentiis – se la considero vicina sono problemi loro, a me non riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti e lavorare in quello che ti piace fare o se vuoi lavorare solo per soldi. Se consideri i soldi un fine, vadano in Cina”. “Non c’ero al summit di Insigne con Raiola e Ancelotti, il problema di Insigne e’ che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perche’ lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodita’ a NAPOLI”. Lo ha detto il presidente del NAPOLI, Aurelio De Laurentiis, a margine della firma della convenzione per lo stadio San Paolo con il Comune. “Io Insigne lo capisco e lo proteggo – ha aggiunto De Laurentiis – mi piace e mi sta simpatico pero’ lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi”. De Laurentiis chiede che Insigne “diventi una persona piu’ serena ma questa e’ un problema suo non glielo puo’ risolvere Raiola o Ancelotti. Insigne e’ un grandissimo calciatore e puo’ essere in forma o meno in forma. Se l’allenatore non lo utilizza lui non puo’ uscirsene con battute o con atteggiamenti quasi di sfida perche’ l’allenatore e’ un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese”.

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Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2019 - 15:27

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