“Grazie all’intervento decisivo del ministero dei Trasporti il pedaggio della tangenziale di Napoli sarà abolito per dieci giorni, dalla mezzanotte di venerdì 25 ottobre alla mezzanotte del 5 novembre. Una decisione sacrosanta che servirà a rendere più agevole il deflusso dai caselli, riducendo le lunghe code generate dai restringimenti di carreggiata lungo il viadotto Capodichino a causa delle verifiche strutturali in corso. Una saggia decisione che contraddice quanto affermato da Pomicino non più tardi di lunedì. Il presidente di Tangenziale di Napoli aveva affermato lunedì in diretta a “La Radiazza” che era necessaria una richiesta ufficiale delle istituzioni, che era complicato, che il ministero competente doveva caricarsi gli oneri finanziari di una tale scelta. Invece alla fine appare sempre più chiaro che Tangenziale di Napoli non avrebbe effettuato la manutenzione necessaria del viadotto che sarebbe in condizioni estremamente critiche. Eppure la Tangenziale incassa dai napoletani decine di milioni di euro l’anno che dovrebbero essere destinati in buona parte alla manutenzione delle strutture. Inoltre la gestione dell’intera vicenda è stata disastrosa. Non c’è stato coordinamento con le istituzioni e non si è aperto un tavolo di crisi con le aziende che operano nei trasporti in Campania, sono mancate inoltre la trasparenza e la comunicazione con la cittadinanza. Tutto ciò per esclusiva responsabilità dei vertici di Tangenziale di Napoli, società guidata da tempo da Paolo Cirino Pomicino. Inoltre non è chiaro quanto tempo dureranno i lavori e come sia stato possibile che all’improvviso il viadotto si sia trovato in queste condizioni. Prima si parlava di qualche giorno adesso invece si prospettano mesi di disagi per gli automobilisti al punto tale che si starebbe lavorando a un nuovo piano momentaneo di viabilità. Dinanzi ad una gestione così superficiale e inefficiente chiediamo le rapide dimissioni dei vertici di Tangenziale di Napoli a partire proprio da Pomicino”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Tale vicenda – prosegue Borrelli – genera seri interrogativi sulle effettive capacità di una società come Tangenziale di Napoli di gestire un asse viario di vitale importanza per l’intera città. Invitiamo dunque l’Anas a valutare la sussistenza degli estremi per la revoca della concessione”. Per la rimozione dei vertici di Tangenziale di Napoli è partita una raccolta firme.
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