“Io un pò me lo aspettavo per l’atteggiamento di vicinanza ma non partecipazione alla vita del partito che non ho mai compreso fino in fondo. Mi dispiace, e penso che sia un errore dividere il Pd, ma al tempo stesso credo che ora il nostro compito sia molto chiaro: è quello di portare nel futuro il Pd. Anzi, meglio, il Pd che può ricostruire una speranza per l’Italia per l’atteggiamento di vicinanza ma non partecipazione alla vita del partito che non ho mai compreso fino in fondo”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti che, all’indomani dell’annuncio da parte del suo predecessore al Nazzareno Matteo Renzi di addio al Pd e battesimo di “Italia Viva”, prova a riprendersi timone e scena annunciando un”profondo cambiamento” del partito. “L’Italia – afferma fra l’altro Zingaretti- ha bisogno del Pd, il Pd ha bisogno di rigenerarsi. Apriamo le porte a chi ha voglia di cambiare. Dal 3 al 6 ottobre saremo nelle piazze e nelle strade. Faremo le tessere, presenteremo le nostre proposte: incontriamo tutti per il Paese che amiamo”. “Non dobbiamo commettere l’errore drammatico – afferma ancora il segretario dem- di chiuderci solamente nella dimensione del governo. Dobbiamo tornare a immergerci nella società e a organizzarci in forme nuove. Io garantisco e garantirò che il Pd è e rimarrà il luogo plurale di incontro e sintesi di pensieri diversi: quello della sinistra, quello laico-azionista e il pensiero attualissimo del cattolicesimo democratico, per rappresentare e aiutare l’Italia che soffre e l’Italia che vince. La nostra proposta si rivolge a tutto il Paese, questa vocazione non la perderemo mai”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2019 - 07:54