L’annuncio, dirompente, arriva durante il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. L’ad di Whirpool, Luigi La Morgia, annuncia l’intenzione dell’azienda di cedere il ramo napoletano. I lavoratori partenopei, assiepati davanti al dicastero, esplodono di rabbia. Alcuni urlano ai sindacalisti di andarsene, si sentono presi in giro. Altri se la prendono con la polizia, con diversi momenti di tensione. Ma la cessione “è l’unica soluzione possibile”, spiega La Morgia, indicando nel nuovo partner la Passive refrigeration solutions (Prs).E’ un salto nel vuoto, una mossa “offensiva”, dice la sindacalista della Fiom-Cgil Barbara Tibaldi. “Vi ricordo ancora che c’è un accordo, del 25 ottobre 2018, da rispettare”, aggiunge, rivolta ai manager arrivati al dicastero guidato ora da Stefano Patuanelli. Il ministro non c’è, ma segue il tavolo la sottosegretaria Alessandra Todde (M5S) e il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial.I due responsabili del Mise, dopo il tavolo tecnico, parlano soltanto con i sindacalisti, in una riunione ristretta. Todde, al termine degli incontri, dichiara che la decisione dell’azienda “non solo disattende gli impegni presi in questi mesi di confronto, ma anche l’accordo dell’ottobre 2018, con cui le istituzioni si sono impegnate a supportare con incentivi e ammortizzatori sociali il piano industriale della Whirpool in Italia”. E infatti, una volta usciti dal dicastero, i sindacalisti spiegano che all’azienda andrebbero tolti i contributi statali, perché i termini dell’accordo sarebbero stati violati.Si va verso lo sciopero. Il primo passo dei lavoratori sarà riunirsi in assemblea per la conferma del blocco dei cancelli. Quindi, giovedì, ci sarà una riunione di tutti i delegati degli stabilimenti in Italia, per indicare la data della sospensione dal lavoro, che verrà indetta a livello unitario da tutti i sindacati. “Si deciderà una quantità di ore di sciopero”, spiega Tibaldi della Fiom, che annuncia anche “una manifestazioni nazionale: decideremo dove portarla, spero sotto il centro direzionale”.L’azienda, da parte sua, spiega che l’operatore individuato per la nuova missione, Prs, è una società leader nel settore della termodinamica finalizzata alla conservazione e al trasporto intermodale di prodotti deperibili, che ha sviluppato un brevetto unico nel campo dei container refrigerati. Prs ha elaborato un progetto di riconversione che individua nello stabilimento di Napoli una struttura idonea alla produzione di sistemi di refrigerazione passiva.In questo modo, assicura l’azienda, verranno mantenuti gli attuali livelli occupazionali. Whirlpool, prosegue la nota, “è sin da ora impegnata a sostenere un costo significativo dell’operazione di vendita, quantificabile in 20 milioni di euro, per la nuova missione del sito di Napoli, che garantirà per tutti i lavoratori diritti acquisiti, tutele reali e livello retributivo corrente”.
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