Torre del Greco. La Cassazione (quinta sezione penale) ha respinto ieri quasi tutti i ricorsi (13 su 14) presentati dai legali delle 14 persone finite al centro delle indagini su un presunto voto di scambio a Torre del Greco in occasione delle elezioni amministrative del 2018. L’indagine dei carabinieri, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, porto’ all’esecuzione di 14 misure cautelari (arresti in carcere, ai domiciliari e divieti di dimora, ndr) nei confronti di due consiglieri comunali di maggioranza, ex assessori e imprenditori. Secondo gli investigatori i voti vennero venduti in cambio di promesse di posti di lavoro, di cifre variabili tra 20 e 35 euro e anche semplicemente in cambio di generi alimentari. Solo la posizione di Gerardo Ramondo, difeso dagli avvocati Gennaro De Falco e Marialaura Masi, passerà, invece, al vaglio delle sezioni unite della Cassazione. Il gip dispose l’arresto in carcere per Ramondo, successivamente commutato con gli arresti domiciliari dal Tribunale del Riesame. I legali, in Cassazione, hanno sollevato eccezioni relativamente a questioni procedurali e di gravita’ indiziaria.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2019 - 13:57