Il figlio di Beppe Grillo, il 19enne Ciro, è indagato per violenza sessuale di gruppo, insieme con altri tre amici. Lo scrivono questa mattina La Stampa e Il Secolo XIX. Stando a quanto riportato, la procura di Tempio Pausania avrebbe aperto un fascicolo in seguito alla denuncia di una modella scandinava che ha accusato i quattro di aver abusato di lei al termine di una serata culminata nella residenza estiva del fondatore del Movimento 5 Stelle, in Costa Smeralda. Il gruppo, che ieri è stato ascoltato dal pm titolare del fascicolo, Laura Bassani, si sarebbe difeso sostenendo che il rapporto sia stato consenziente. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Milano hanno perquisito i ragazzi in cerca di indizi sulla vicenda. Gli investigatori avrebbero acquisito anche un video che sarebbe la prova più importante dell’inchiesta. “Nessuna dichiarazione, nessun commento”. Così i legali dei quattro ragazzi genovesi tra cui il figlio Beppe Grillo, indagati per violenza sessuale aggravata dal pm di Tempio Pausania , rispondono a chi chiede notizie sul procedimento aperto dal magistrato sardo dopo la denuncia, sporta a Milano, da una ragazza di origini scandinave. “Non ci sono dichiarazioni da fare – ha detto uno dei quattro legali genovesi – e nulla da dire. Non conosciamo il contenuto degli atti perché sono coperti da segreto”. Il legale ha comunque confermato che gli indagati hanno “rigettato ogni addebito”. Sono due gli elementi al vaglio della Procura di Tempio Pausania dopo l’interrogatorio del figlio di Beppe Grillo, Ciro, di 19 anni, e dei tre suoi amici coetanei, accusati di aver violentato una modella di origini scandinave il 16 luglio scorso nella villa del fondatore del M5s a Porto Cervo. In primo luogo c’e’ da chiarire se i protagonisti della vicenda, presunta vittima compresa, avessero fatto o meno abuso di alcol o droghe, in secondo luogo – ma i due aspetti sono collegati – si valuta lo stato di minorata difesa legato alla superiorità fisica e numerica dei quattro ragazzi, specie se si confermasse l’ipotesi che la modella era in stato di alterazione psicofisica. Sentiti dalla sostituta Laura Bassani, la magistrata che coordina le indagini dopo la denuncia presentata dalla ragazza ai carabinieri Milano, i quattro – Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria – si sono difesi sostenendo che la giovane era consenziente. Dalla Procura non filtrano altri particolari, nemmeno sul video sequestrato durante le perquisizioni in casa degli indagati in cui si confermerebbe l’avvenuto rapporto sessuale: resta da chiarire se ci sia stata violenza, come sostiene l’accusa, o se la ragazza si sia accoppiata in accordo con i quattro, come asseriscono gli indagati e i loro difensori, gli avvocati Paolo Costa, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Romano Raimondo e Gennaro Velle.
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